Vacanze lussuose, interventi di chirurgia estetica, ristoranti rinomati. Il tutto senza lavorare. Sono partiti da questo assunto i finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme che hanno confiscato beni per mezzo milione di euro a Francesco Giampà, conosciuto anche come “il professore” e considerato come leader dell’omonima cosca. Il provvedimento, adottato dal Tribunale di Catanzaro, è stato richiesto dal procuratore distrettuale antimafia Nicola Gratteri e del pm Elio Romano. Le Fiamme gialle avrebbero infatti accertato la sproporzione fra redditi dichiarati e tenore di vita. Disposta inoltre la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la moglie e le due figlie di Giampà.
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