Vicenda Ufficio postale di Simbario, Versace chiede le dimissioni della Giunta: “Inadeguati, lascino spazio agli altri”

Prosegue la polemica a distanza fra minoranza e Amministrazione comunale di Simbario riguardo ai disagi vissuti dagli utenti dell’Ufficio postale.

L’esponente dell’opposizione Raffaele Versace ribadisce infatti le proprie ipotesi e sostiene che “il sindaco sa bene che il problema è stato di carattere politico poiché la direzione di Poste aveva lasciato carta bianca ai sindaci nel trovare una soluzione percorribile e soprattutto efficiente”. “Per dovere di verità – puntualizza Versace – Romano in quella circostanza si era dimostrato ragionevole e pronto al dialogo al fine di trovare una soluzione ottimale, ma gli equilibri del tempo non lo hanno permesso. Sia chiaro che l’idea resta valida e rinnovo l’invito al sindaco di muoversi in questa direzione essendo l’unica che possa veramente risolvere in maniera definitiva il problema”.

Versace mostra “grande sorpresa” per la reazione da parte dell’Amministrazione, spiegando di non aspettarsi “alcuna risposta” poiché “il mio voleva essere un semplice sollecito” e aggiungendo che “se risposta doveva esserci, non me l’aspettavo così piccata e così superficiale”.

“Conosco il sindaco Romano – rileva Versace – e quando le sue affermazione sono di questo tenore è perché sa perfettamente di avere torto, sa che lasciare la popolazione con dei disservizi del genere in un momento come questo risulta quanto meno inopportuno e consapevole di questo ha  verosimilmente elaborato una risposta troppo istintiva, malcelando la sua insofferenza riguardo l’accaduto e manifestando suo malgrado insoddisfazione per come la vicenda è stata gestita”.

Le considerazioni si spostano poi sul piano del giudizio politico ed il rappresentante dell’opposizione sottolinea che “la sua temporanea assenza, quanto mai giustificata, ha fatto emergere gravi lacune nella compagine amministrativa, poiché se il sindaco non può essere presente è compito del resto della Giunta prendere la guida dell’Amministrazione e provvedere alla risoluzione delle varie problematiche che si presentano, con tempestività. Tempestività – rimarca – che proprio a me è stata rimproverata e per far vedere come da parte dell’Amministrazione questa ci sia stata viene pubblicizzata sui social, direi con grande sagacia comunicativa, una letterina inoltrata via mail a Poste in data 30 novembre 2020, giorno in cui era passato già un mese dal momento in cui il problema è sorto”.

Da qui nascono alcune domande: “Siete veramente convinti che i simbariani siano così sprovveduti da intendere questa come tempestività? Fino al 30 di novembre che cosa avete fatto? Forse pensate veramente di avere agito nel miglior modo possibile?”.

Versace, rivolgendosi alla controparte, indica ciò che, a suo avviso, andava fatto: “il giorno dopo l’insorgere del problema, avreste dovuto inviare una mail di reclamo a Poste, 3 giorni dopo, in assenza di risposte, avreste dovuto mettervi in macchina ed andare a Vibo Valentia alla Direzione provinciale di Poste Italiane per chiedere spiegazioni in merito alla natura del problema e pretendere l’immediata risoluzione. 

Ciliegina sulla torta – aggiunge ancora – la palese presa in giro ai danni della solerte Giunta con il tanto pubblicizzato invio, sabato 5 dicembre 2020, di un funzionario di Poste per eseguire un intervento di ripristino della cassaforte. Sapete cosa ha fatto? Ha cambiato la batteria”.

L’affondo si fa insistente e Versace sentenzia che “l’Ufficio postale è ancora non funzionante e da questa storia emerge con chiarezza solo ed esclusivamente una cosa: i componenti la Giunta comunale, che in caso di assenza dovrebbero sostituire il sindaco, sono apparsi del tutto inadeguati nel ricoprire un ruolo di così grande responsabilità” visto che “sono rimasti immobili di fronte ad un problema riguardante tutta la comunità e per non farsi mancare proprio nulla si sono anche fatti prendere in giro”.

La conclusione è lapidaria: “si dimettano e lascino spazio in Giunta ad altri componenti della maggioranza che saprebbero affrontare con più impegno e dedizione le responsabilità derivanti da questo delicato ruolo”.

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