“Ho deciso di avviare una battaglia culturale sulla sanità in una Calabria dai molti paesini sparsi in zone pedemontane dove ogni servizio tende a morire.
Senza tutela della salute si incoraggia lo spopolamento dei nostri borghi. Io faccio delle proposte, ci metto la faccia come ho sempre fatto nella mia vita ed invito quella che definisco “Comunità competente” a scendere in campo.”
Sabato mattina, a Vibo, al 501 hotel, sottopone all’attenzione del pubblico vibonese il cartello dei dati negativi sulla gestione della sanità in Calabria e propone la sua ricetta per superarli..
“Manuale per una riforma della sanità in Calabria” – spiega – vuole rispondere a alcuni interrogativi che i calabresi si pongono in merito alle molte disfunzioni del Servizio Sanitario Regionale, nonostante la Calabria sia, dal dicembre 2009 in “Piano di rientro”e dal 2010 commissariata
In realtà poco o nulla è migliorato nella sanità: il blocco delle assunzioni, l’IRAP e l’IRPEF elevate che i calabresi pagano annualmente, non hanno fermato la mobilità passiva che ha superato i 300 milioni di euro. In questo libro – osserva l’ex Direttore Generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia – dopo una approfondita analisi delle cause che hanno prodotto il disavanzo finanziario del Fondo Sanitario Regionale e, ancor più grave, la mancata attuazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, i livelli essenziali di assistenza, (si fanno delle concrete proposte rivolte a quella che mi piace definire “Comunità competente” (Operatori del settore, Amministratori, Forze sociali, Volontariato etc.) che in una rete virtuosa devono dare concretezza a una profonda Riforma strutturale e organizzativa che tuteli la salute in quanto “bene comune”. Docente universitario, componente del coordinamento amministrativo dell’Istituto Superiore di Sanità a Roma e dirigente del settore prevenzione primaria del Dipartimento Salute della Regione Calabria, negli anni 2008 e 2009 è stato Commissario straordinario e Direttore Generale all’Azienda Sanitaria di Vibo Valentia.
“Bisogna far presto – avverte ancora – perché è necessario dare risposte a vecchi e nuovi bisogni di salute prodotti dall’invecchiamento della popolazione italiana, dalle nuove tecnologie che già vedono la Calabria attardata, dai nuovi farmaci che consentono la cronicizzazione di patologie fino a poco tempo fa mortali. In questa ottica viene proposta una profonda riforma della Rete Ospedaliera che valorizzi gli operatori sanitari ospedalieri e dell’organizzazione della Medicina Territoriale che ponga al centro il medico di medicina generale affinchè possa dare risposte immediate alle esigenze dell’ammalato”
“L’idea di Rubens Curia – sottolinea, tra l’altro, il presidente del Conservatorio Musicale “F. Torrefranca”, Francesco Vinci che sarà presente con una rappresentanza dell’Alta Scuola di Specializzazione – è di grande e scottante attualità e come tale richiede la massima attenzione dell’opinione pubblica”. Questo che viene definito da più parti un appuntamento storico e di straordinaria attualità, sponsorizzato dalla BCC di San Calogero e Maierato, presieduta da Franco Muzzopappa, annovera la partecipazione del Prefetto Giuseppe Gualtieri, del Commissario dell’Asp Angela Caligiuri, del presidente dell’Ordine dei medici ed odontoiatri Antonino Maglia, del Segretario Generale della Cisal Franco Cavallaro del Presidente della Commissione Sanità della Regione Calabria, Michele Mirabello, invitati a porgere un breve indirizzo di saluto istituzionale.
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