
*di Francesco Castagna – Sabato scorso, l’associazione “Retake Vibo Valentia” supportata per l’occasione dal Comune di Vibo, da alcuni operatori volontari della Dusty, da altre associazioni e cittadini del territorio ha provveduto a riscoprire la fontana detta degli “Ottu Cannali”, situata poco distante dal Terminal bus di Vibo Valentia.
L’intervento ha riguardato un’area che versava nel più totale abbandono, tanto da sembrare che si erano perse le tracce dello storico manufatto risalente addirittura al 1834. Nel piazzale attorno, il Comune aveva avviato la pulizia di diverse discariche abusive, in cui erano presenti rifiuti e materiale edile di scarto mentre la fontana era ancora occultata tra rovi alti fino a tre metri. Considerando la totale invisibilità della fontana, per rintracciare l’area dove si trovava la stessa, alcuni giorni prima dell’intervento è stato necessario confrontare lo stato dei luoghi con delle foto storiche. Finalmente, dopo una ventina di minuti dall’inizio della pulizia, effettuata con attrezzi meccanici e manuali, le grida di gioia hanno pervaso il gruppo di operatori impegnati nella “deforestazione” del sito in quanto era stata avvistata la fontana totalmente avvolta dalla vegetazione, come fosse una rovina precolombiana dell’antico popolo Maya. In seguito, per alcune ore, i volontari hanno continuato ad ampliare il cunicolo scavato fra i rovi rendendo visibile nella sua interezza la fontana e ripulendola dalla vegetazione anche nella parte posteriore. La fontana, ancora in parte interrata, reca al centro della parte sommitale un’epigrafe in latino che ricorda la sua realizzazione risalente all’anno 1834. I lavori furono finanziati con soldi pubblici dal sindaco di Monteleone, Antonino Lombardo. Dunque, un plauso all’ultima meritoria iniziativa ad opera del terzo settore vibonese il quale, con iniziative del genere, sta riportano alla luce importanti pezzi della gloriosa storia dell’antica Monteleone di Calabria ormai dati per persi, ma che invece grazie all’impegno di tanti volontari stanno tornando lentamente a nuova vita.