Vibo, il timore di Luciano: “Si ripetono accordi trasversali che hanno determinato l’involuzione della città”

"Sorvolo peraltro sui rapporti di parentela tra uno dei 'controllori' eletti ed il sindaco, che rendono il quadro ancora più fosco"

“Il presidente della Commissione di Garanzia del Comune è un organo di ‘controllo’ dell’opposizione e, pertanto, dev‘essere votato dall’opposizione, con astensione della maggioranza. Se invece il presidente fosse scelto e votato dalla maggioranza, si verificherebbe un assurdo: il ‘controllato’ si sceglie il ‘controllore’ che più gli piace”.

Parte da questo assunto la riflessione formulata da Stefano Luciano, leader della minoranza in Consiglio comunale a Vibo Valentia.

“Eppure oggi – contesta l’ex candidato a sindaco – si è verificato proprio questo: presidente e vicepresidente della Commissione di Garanzia (Comito e Pilegi) sono stati scelti dalla maggioranza. Sono dunque espressione della forza che sostiene il sindaco, anche se alle elezioni si sono presentati in liste della minoranza. Sorvolo peraltro sui rapporti di parentela tra uno dei ‘controllori’ eletti ed il sindaco, che rendono il quadro ancora più fosco”. “Spero di sbagliarmi, ma mi pare che anche in questa Amministrazione – teme Luciano – si ripetano gli accordi trasversali che hanno negli anni determinato l’involuzione della città”.

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