Vibo, i comuni della provincia alle prese con l’emergenza rifiuti

È arrivata l’estate e con essa i primi seri problemi riguardo lo smaltimento dei rifiuti.

A farne le spese sono i comuni dell’entroterra della provincia vibonese e le zone montane che si sono viste revocare l’autorizzazione che consentiva loro di sversare i rifiuti negli impianti di Catanzaro e Lamezia Terme. La decisione è stata presa lo scorso 19 giugno quando il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria ha sancito che dal 20 giugno al 30 settembre avranno priorità assoluta a conferire i loro rifiuti solo i comuni sede di impianti e le cittadine costiere, visto il numero di turisti accorsi e dunque, il conseguente aumento dei rifiuti. “La situazione sta diventando pericolosa, per l’ambiente e la salute dei cittadini”, ha commentato il sindaco di Filogaso Massimo Trimmeliti, tra i firmatari della nota ufficiale inviata oggi agli organi regionali competenti affinché si trovi presto una soluzione che permetta a tutti i centri della provincia vibonese lo smaltimento di una raccolta differenziata che, altrimenti, registrerebbe un calo significativo con conseguenti ripercussioni economiche sui bilanci comunali. I primi cittadini di Arena, Capistrano, Cessaniti, Dasà, Dinami, Drapia, Fabrizia, Filandari, Filogaso, Francavilla Angitola, Francica, Ionadi, Maierato, Mileto, Monterosso Calabro, Pizzoni, Polia, Rombiolo, San Calogero, San Costantino Calabro, San Nicola da Crissa, Sorianello, Spadola, Stefanaconi, Vallelonga, Zaccanopoli e Zungri hanno sottolineato la loro intenzione a non sollevare obiezioni, ma sono decisi a rivolgersi alle autorità competenti se non dovesse trovarsi una soluzione che permetta ai mezzi di trasporto di scaricare dopo ore di attesa presso i siti di conferimento. Hanno inoltre chiesto la predisposizione di un nuovo calendario.

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