
“Caduta la Giunta comunale, la domanda da farsi è: come si è arrivati a questo punto? Non sarà che l’ex sindaco Elio Costa abbia pagato ‘cambiali elettorali’ firmate da altri?”. I maliziosi interrogativi sono posti dal deputato Riccardo Tucci che definisce l’ultima consiliatura come “uno psicodramma la cui fine era legata, probabilmente, alla misera questione del gettone di presenza a beneficio dei consiglieri”
“Una Giunta comunale – sostiene l’esponente del Movimento 5 Stelle – nata debole e finita peggio. L’ormai ex primo cittadino ha sicuramente le sue colpe, forse la peggiore è l’essere stato il facile capro espiatorio di una situazione in generale fin troppo compromessa. Quando si fa una lista civica composta da diverse anime politiche (di differente estrazione ideologica, ammesso i ‘nostri’ consiglieri ne siano portatori di qualcuna), il rischio più concreto che si corre, una volta eletti, è quello di ritrovarsi un sindaco azzoppato, impegnato più a tenere a bada le fibrillazioni in seno alla propria eterogenea maggioranza che a pensare ai problemi della città. È quello che è successo a Costa. L’ex primo cittadino è caduto vittima dei giochi di potere dei propri compagni di (s)ventura, gli stessi che l’avevano portato al vertice di palazzo Luigi Razza”.
“Ma la prossima tornata elettorale – aggiunge Tucci – può e deve rappresentare l’occasione giusta per il cambiamento. È finita l’epoca delle ambiguità di chi si nasconde dietro le foglie di fico. È il momento di avere il coraggio di presentarsi al popolo con il simbolo del proprio partito, e non schermandosi dietro le cosiddette liste civiche che di civico hanno ben poco, ma di ‘cinico’ molto di più. Ed è per questo motivo che il Movimento 5 Stelle alle competizioni elettorali preferisce correre sempre in solitaria, presentandosi con il proprio simbolo, in un’unica lista a sostegno del proprio candidato a sindaco.
Lo faremo – sottolinea – anche alle prossime elezioni amministrative e per la prima volta i cittadini vibonesi avranno la possibilità di dare l’avvio a quella ‘rivoluzione gentile’ da più parti invocata, eleggendo i candidati del Movimento 5 Stelle. L’obiettivo è scacciare i mercanti dal tempio, i soliti noti, gli stessi, che già da qualche mese hanno indossato le logore vesti dei salvatori della patria. Vibo – conclude – non ha bisogno di avventurieri senza scrupoli, ma di amministratori responsabili che mettano al primo posto il bene comune. Vibo ha bisogno di una nuova visione politica sociale, economica e culturale”.
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