Vibo, accusato di aver soffocato la madre: non sarà processato

Il decesso risale al 27 marzo di quattro anni fa

Ivano Raimondi non deve essere processato per l’uccisione della mamma 67enne, Teresa Rossi.

E’ questo il convincimento maturato dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Vibo Valentia che ha disposto il proscioglimento nei confronti del 46enne di Vibo Marina, accusato del decesso della donna avvenuto nella mattinata del 27 marzo di quattro anni fa. I medici legali avevano accertato che la donna era stata strangolata. Secondo il magistrato non sussisterebbero indizi a sufficienza. Tra l’altro, i periti hanno appurato che l’imputato, quando fu commesso il delitto, era incapace di intendere e di volere. Il corpo esanime della vittima fu rinvenuto dal personale della Squadra Mobile vibonese. Raimondi riferì di aver visto il cadavere della madre, riverso in cucina, soltanto dopo essere rientrato presso la propria abitazione. Otto anni addietro, su istanza dell’avvocato Francesco Rombolà, il rapporto dei periti stabilì che l’uomo era affetto da insufficienza mentale di livello medio-grave.

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