
Il gruppo “Ramoscello d’ulivo per Fabrizia” fa il punto della situazione sulla viabilità nel territorio delle Serre vibonesi, alla luce della visita che il prefetto effettuerà a Fabrizia in concomitanza con l’inaugurazione e l’intitolazione del campo di calcetto a Francesco Fortugno, vicepresidente del Consiglio regionale assassinato dalla mafia.
I consiglieri Minniti, Mamone e Suppa hanno chiesto ed ottenuto la convocazione del Consiglio comunale, tenutosi martedì 20 agosto 2019, durante il quale è stato approvato un ordine del giorno congiunto e unitario, che i consiglieri si augurano “sia stato consegnato nelle mani del prefetto durante la riunione del 28 agosto 2019, alla quale l’opposizione non è stata invitata a partecipare pur avendone fatta espressa richiesta durante la seduta consiliare”. “Dell’esito della riunione e delle decisioni assunte – sostengono gli esponenti di minoranza – non è stato diramato nessun comunicato ufficiale alla comunità (in realtà, la Prefettura ha diffuso una nota, ndr), eccetto scarne note stampa on-line che lasciano trasparire tutta la delusione dei partecipanti a quel tavolo per le inadeguate risposte ricevute dai vertici delle istituzioni provinciali e regionali. Quindi – proseguono – la visita del prefetto, che percorrerà in auto le strade dissestate e pericolose del comprensorio e di Fabrizia, costituisce l’occasione per rimarcare, qualora ce ne fosse bisogno, la marginalità di una comunità nel contesto sociale di un territorio abbandonato a se stesso in cui la viabilità, in primis, associata alla carenza degli altri servizi pubblici lo penalizzano e lo relegano ai confini della comunità nazionale e regionale”. Ad avviso del gruppo “Ramoscello d’ulivo per Fabrizia” serve un sussulto di orgoglio da parte delle istituzioni locali e dei comitati spontanei per sottoporre con maggiore vigore all’attenzione del prefetto la gravità della condizione in cui è costretta a vivere la comunità fabriziese per i suoi spostamenti quotidiani”. “Serve rimarcare con determinazione – specificano i rappresentanti dell’opposizione – la volontà di un comune montano che non ha nessuna intenzione di rassegnarsi o ricorrere a forme di suicidio assistito in conseguenza di un abbandono scientificamente programmato e voluto da una politica inetta ed incapace. Serve, al contrario, guardare verso orizzonti di sviluppo di interi territori ricchi di valori storico, culturali, ambientali e sociali che nel corso della loro storia hanno reso grande l’Italia e che ora rischiano di disperdersi per l’abbandono di chi li abita, avendo riscoperto l’emigrazione di ritorno quale unico sbocco per il loro futuro e quello dei loro figli”. Pertanto, il gruppo “Ramoscello d’ulivo per Fabrizia” – rappresentato per l’occasione dal consigliere comunale Pino Suppa e dal suo portavoce Antonio Carè – sarà presente alla manifestazione per “segnalare al prefetto, anche, la condizione atavica di abbandono della viabilità locale che mette a rischio quotidianamente la sicurezza dei cittadini e di quanti la percorrono”.