
Non importa quante e quali saranno le liste in campo. L’essenziale sarà dimostrare segni di civiltà dando vita ad un confronto schietto, ma leale e basato sui contenuti. Nel passato (remoto e recente) abbiamo assistito a cadute di stile ed attacchi personali che hanno infiammato gli animi: in questo momento di grave crisi, serve un salto di qualità per evitare che il processo di spopolamento diventi definitivo e per rilanciare un cammino di sviluppo capace di farci almeno sperare che i nostri figli rimangano in questa terra.
Questa fase deve spingere gli schieramenti in campo a riflettere, a pensare alle strategie di crescita ed al modo più efficace per amministrare un Ente che deve oltretutto affrontare un Piano di riequilibrio.
Il compito che può svolgere un giornale è quello di ricercare la verità pungolando le forze in campo affinché si migliorino: la linea editoriale de “Il Meridio” sarà quella di riportare i fatti senza rinunciare ad interpretarli, ma non interferirà nella campagna elettorale.
L’auspicio è che chiunque vinca le elezioni gestisca le risorse nell’interesse di tutti, sia da guida per la comunità, abbia una visione sociale e contribuisca ad “educare” i cittadini.
Rimanendo su questo aspetto, ci sentiamo di invitare tutti i leader dei gruppi attuali (e delle coalizioni di domani) a stroncare sul nascere ingiurie e calunnie, ad essere da (buon) esempio.
Dal punto di vista politico, riteniamo che ogni convinzione sia meritevole di rispetto, purché rispetti le altre. Ognuno potrà votare secondo le proprie idee, anche se sappiamo bene che a queste latitudini contano molto le parentele ed i rapporti personali. Il voto è uno strumento di decisione e di responsabilità: la lamentela, talvolta, serve a giustificare i propri sbagli e a cercare di mettere a tacere la coscienza.