Verso la formazione di un listone repubblicano, Canducci: “Ecco perché la proposta di Calenda può essere giusta”

“Manca profondità nella proposta Calenda di un listone repubblicano, che però solleva temi reali”. Ad affermarlo è la dirigente provinciale di Vibo Valentia del Pd Maria Canducci che sostiene che il partito oggi guidato da Maurizio Martina “dovrebbe dare vita ad un nuovo rassemblement di centrosinistra, ma se si dovesse precipitare verso il voto ovviamente bisognerebbe accelerare questa svolta”.

Nella proposta di Calenda, secondo Canducci, “c’è di giusto che, volendola mettere sul piano delle scienze della comunicazione, il brand Pd è usurato e quindi bisogna pensarne uno nuovo. C’è di giusto che in questo contesto dobbiamo aprire porte e finestre e fare entrare aria nuova e dobbiamo mobilitare energie che sono fuori dal Pd. Ma questo nuovo soggetto, che per me deve essere aperto e federativo, non può essere un indistinto senza connotazione e contenuti, deve essere chiaramente una forza popolare e progressista, una forza del lavoro e dei diritti di cittadinanza.
Non può essere – aggiunge l’esponente democratica – solo un cartello elettorale, ma una nuova forma di partecipazione e di organizzazione della partecipazione, che rottami la forma verticistica e verticale del Pd novecentesca e assuma fino in fondo la sfida di una democrazia partecipativa (e solo così può affascinare e rimotivare l’impegno di tanti, già a partire dalla campagna elettorale). E quindi un soggetto, nel quale il Pd non si scioglie ma confluisce insieme con nuove soggettività, portando tutto il suo patrimonio di impegno e militanza. Un soggetto federativo – conclude – che non sparisce il giorno dopo le elezioni, ma si struttura in modo permanente nella società”.

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