“Uniti per Serra” mostra i muscoli e attacca: “Noi lavoriamo per Serra, altri si confrontano dalla Polonia”

Prova muscolare del movimento “Uniti per Serra” che sceglie una piazza impegnativa (quella retrostante il Kursaal) riuscendo a soddisfare le attese in termini di partecipazione. Una manifestazione in cui sono stati dosati l’esposizione programmatica e l’attacco politico con qualche sortita su ciò che “abbiamo realizzato” (avvio della raccolta differenziata e del processo di autonomia idrica).

Le note di rilievo arrivano dall’insistenza sulla Strategia per le aree interne, che prevede progetti per 12,5 milioni di euro, da parte di Jlenia Tucci, apparsa più sicura e spigliata rispetto a 4 anni fa, e dai richiami alle grandi iniziative del passato come il Patto territoriale, esperienza che si prevede di replicare nella nuova veste del contratto d’area. (prosegue dopo la foto)

Continuano le arringhe di Luigi Tassone che affonda i colpi sul candidato a sindaco di “Liberamente” Alfredo Barillari, additato come colui che “non conosce il territorio” anche perché “ha deciso di confrontarsi dalla Polonia, dove ritornerà dopo aver perso le elezioni”. In particolare, Tassone insiste sul fatto che Barillari “non rappresenta il cambiamento, ma il vecchio” poiché “la madre è stata vicesindaco, il padre consigliere provinciale e lo zio assessore provinciale” e “la sua famiglia da 30 anni ha il pallino del sindaco, ma anche stavolta rimarrà delusa”. Al contrario, “noi lavoriamo per Serra 365 giorni all’anno e siamo vicini alla popolazione”

La prima uscita davanti al pubblico consegna inoltre un Antonio Procopio volenteroso che, in attesa di un affinamento dialettico, si concentra sulla “valorizzazione del centro storico con la sospensione dell’Imu e della tassa sui rifiuti”, sul “recupero del Kursaal” che ospiterà “associazione” o aggregazioni sociali che svolgono attività d’interesse collettivo e sulla prosecuzione delle azioni di rilancio della Città. Procopio rimarca l’attenzione sul mondo della scuola e del sociale ed esalta l’impegno della sua famiglia che “agisce per la collettività senza fare differenze di colore politico”.

In sostanza, una prova d’orgoglio e di forza di un gruppo che si propone di incarnare il “rinnovamento” nel segno della “continuità” e “dell’amore per Serra”.

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