
“Il segretario nazionale Lorenzo Cesa parla di futuro della Calabria. Quale sarebbe l’azione mirata a risollevare la Calabria, la nomina di un assessore regionale in quota Udc che ha devastato un partito facendo scappare via validi amministratori che oggi occupano postazioni di rilievo dimostrando le loro indiscusse capacità? Premiando le costanti e continue sconfitte elettorali e politiche proprio grazie a simili condizioni di gestione? E come lo fa? Tramite social non degnandosi nemmeno di una telefonata?”.
Tutte queste domande le pone il commissario provinciale e coordinatore nazionale dei Giovani Udc Marco Martino, secondo il quale “Lorenzo Cesa dovrebbe scendere in Calabria e dire ai suoi simpatizzanti come sono realmente andate le cose, quali fossero gli obiettivi e il perché ognuno si è prefissato queste famose ambizioni legittime. Dovrebbe indicare quanti dirigenti attendevano la nomina di assessore”. “La scelta – sostiene il sindaco di Capistrano – è stata eseguita senza dare conto ai territori. Lorenzo Cesa se avesse tenuto alla Calabria avrebbe dovuto ascoltare le decisioni del partito, della base, non scelte aventi per oggetto un unico binario. Parla di placare gli animi? Per quanto mi riguarda gli animi non si placheranno perché quelle ambizioni dei singoli legittime dovevano essere superate con la consapevolezza che l’apprezzamento verso un soggetto politico lo danno i cittadini che offrono il proprio consenso. Lorenzo Cesa dovrebbe capire che le postazioni devono essere offerte a chi riceve apprezzamento tra la gente e riscuote i consensi. Lorenzo Cesa deve capire, per quanto mi riguarda, che il periodo delle sciocchezze è terminato. La nomina – conclude Martino – dovrà essere in capo ai calabresi ed al partito regionale. Se tale scelta non sarà avallata allora ce ne andremo a testa alta”.