Uccise la madre che aveva un amante: condannato all’ergastolo

E’ stato riconosciuto colpevole dell’omicidio della mamma: questa la decisione dei magistrati della Corte d’assise di Palmi che hanno inflitto la condanna del carcere a vita al 25enne Francesco Barone, di Rosarno, tratto in arresto il 15 aprile del 2015. Il Collegio giudicante ha individuato il movente nel rapporto sentimentale che, al di fuori del matrimonio, la madre intratteneva con un altro uomo. Padre di lei, Francesca Bellocco, era Pietro Bellocco, che quando era in vita veniva considerato personaggio ai vertici dell’omonima cosca. Il cadavere della donna, che secondo quanto sostenuto dalla tesi accusatoria fu assassinata il 18 agosto di quattro anni fa, non  è mai stato individuato e recuperato. Il delitto sarebbe stato ordito dal figlio successivamente alla scoperta della relazione tra la mamma e Domenico Cacciola, considerato personaggio di spicco dell’omonimo clan legato alla ‘ndrina Bellocco. Di lui, da allora, si sono perse le tracce e gli inquirenti ritengono che sia scappato. Qualche ora più tardi tentò, vanamente, di mettersi in contatto con Francesca Bellocco. Sulla base di quanto riferito da una persona che fornì la propria testimonianza, tre individui armati e con il volto travisato arrivarono a bordo di un’automobile. Barone, poi entrato nell’abitazione in loro compagnia, li aspettava. Di lì a poco, lo stesso teste udì la vittima urlare “Pirdunatimi”. Fu il medesimo Francesco Barone, tre giorni più tardi, a denunciare che la madre era scomparsa.

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