
Agire secondo una specifica programmazione per rilanciare le zone interne che rappresentano preziosi scrigni di bellezze naturali non ancora adeguatamente valorizzate. È stata questa l’idea riproposta con forza durante il dibattito “Turismo montano – nuove prospettive” promosso presso il Vivaio Ariola di Gerocarne nell’ambito della VII edizione del “Serreinfestival”, la rassegna di eventi organizzata dall’associazione “Condivisioni”.
La discussione, introdotta e moderata dalla dottoressa Bettina Rachiele, è stata alimentata da riflessioni concernenti le possibili occasioni di sviluppo sostenibile che possono scaturire da un approccio centrato sulla collaborazione e sulla corretta pianificazione.
L’assessore regionale allo Sviluppo economico ed agli Attrattori culturali Rosario Varì ha sottolineato preliminarmente l’esigenza di “andare oltre le problematiche dei precari e oltre l’assistenza ed il lavoro che può dare un Ente pubblico” per “concentrarsi su ciò che si può fare per sviluppare il territorio” partendo dalle sue eccellenze naturalistiche. In particolare, Varì ha illustrato l’attività della Regione volta ad accompagnare i produttori anche comunicando le opportunità create e ha rilevato che occorre “dare orizzonti entro cui operare” ricorrendo alla “sinergia” che aiuta a “crescere” e avendo sempre l’ambizione di puntare a livelli qualitativi elevati. D’accordo con questa impostazione si è detto il commissario del Parco delle Serre Alfonso Grillo che ha visto nella strategia fondata sull’innovazione, sulla sicurezza e sulla prevenzione una via per la crescita delle aree montane. Grillo ha inoltre registrato il “cambio di passo” dell’Ente di tutela ambientale che non è più “un museo cristallizzato” ma un motore di iniziative “aperto al turismo ambientale lento”. Sull’attività di manutenzione effettuata dagli operatori forestali – passati dai 40mila di un tempo ai circa 3/4mila di oggi – si è soffermato il direttore di Calabria Verde Giuseppe Oliva che ha ribadito “l’intenzione di rilanciare i valori e i contesti forestali” nonostante la riduzione del personale e delle risorse finanziarie a disposizione. Le sfide del mondo moderno impongono infatti una maggiore efficienza e un’alta produttività anche con riferimento all’attività vivaistica in relazione alla quale c’è bisogno di “una formazione di carattere generale sull’ambiente”.
Il concetto del disordine storico nel settore della Forestazione calabrese è stato approfondito dall’assessore regionale all’Agricoltura e Forestazione Gianluca Gallo che ha inteso la puntuale conoscenza del territorio e la capacità di fare sinergia come pre-condizioni per il decollo socio-economico. Gallo ha spaziato su diversi fronti chiarendo, con riferimento a chi si rende responsabile degli incendi, che “abbiamo un patrimonio unico di cui non ci accorgiamo e che addirittura mettiamo in pericolo”. Per superare questo tipo di criticità l’esponente della Giunta regionale ha proposto un Piano di valorizzazione che sarà avviato nel 2025 con il quale sarà realizzata la prevenzione su tutto il territorio calabrese e che permetterà di incrementare la produttività dei vivai.
Infine, il presidente dell’associazione “Condivisioni” Bruno Censore, dopo aver ringraziato i protagonisti del dibattito, ha evidenziato che “il Parco è un contenitore di valore inestimabile, che ora va riempito di contenuti, proposte e opportunità. Il Serreinfestival – ha chiosato – è precursore di questo cammino che è ancora in salita, ma che è obbligatorio per la crescita del territorio”.



