Trovati i 4 ragazzi che nel Vibonese minacciarono con le pistole i proprietari di un ristorante

Rispondono del reato di minacce aggravate dall'uso delle armi

All’esito di una attività investigativa, la Squadra Mobile di Vibo Valentia, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha fatto luce sulle presunte condotte perpetrate, lo scorso 29 maggio, ai danni dei gestori del ristorante “Mary Grace”, in via Nazionale, a Vena di Ionadi.

Si tratta di quattro ragazzi, tre di 19 anni ed uno di 21, tutti residenti a Piscopio, frazione di Vibo Valentia: R.M., C.M., B.S. e D.M.. Le indagini svolte nell’immediatezza, sviluppate attraverso l’analisi delle immagini dei sistemi di video sorveglianza e i racconti forniti dalle persone in grado di riferire ogni circostanza utile, hanno permesso di cristallizzare tempestivamente la dinamica dell’accaduto, giungendo, secondo gli inquirenti, all’individuazione dei responsabili e risalendo al tipo di autovettura utilizzata dagli stessi. In particolare, è stato accertato, sostengono gli investigatori, che i quattro avventori, dopo essersi recati al ristorante ed aver consumato regolarmente la cena, hanno avuto un alterco, scaturito per futili motivi, con i due titolari, pretendendo di pagare una somma diversa da quella dovuta e proferendo frasi dal tenore fortemente dispregiativo, quali “Dagli 50 Euro che gli bastano!” e “Pigliateli di salute!”. La discussione è poi proseguita con i quattro che, non contenti e perseverando in un atteggiamento prepotente, con tono minaccioso avrebbero esclamato “Ci vediamo domani mattina…anzi tra cinque minuti!”. Ritornati dopo circa un quarto d’ora, hanno fatto nuovamente ingresso nel locale al fine di rivendicare le loro ragioni su quanto accaduto poco prima. Durante la discussione, tuttavia, gli animi si sono surriscaldati al punto che due di essi hanno improvvisamente estratto due armi, solo successivamente rivelatesi “a salve” con tappo rosso non visibile, esclamando le parole “Ripepi sparalo!”. Nella concitazione del momento, generata dal fondato timore per la propria incolumità, uno dei proprietari del ristorante ha contattato dal proprio cellulare il 113, gesto che ha indotto i componenti del gruppo ad allontanarsi in tutta fretta, a bordo della propria autovettura, facendo perdere le proprie tracce. Grazie ai successivi accertamenti ed approfondimenti, il personale della Squadra Mobile ha acquisito ulteriori e fondamentali elementi che hanno corroborato l’ipotesi investigativa, anche avvalendosi della collaborazione delle persone offese che hanno puntualmente riconosciuto i presunti autori delle minacce. Le successive perquisizioni locali e domiciliari effettuate nei confronti degli indagati hanno, infine, consentito di rinvenire e sequestrare, nascoste all’interno dell’abitazione di uno di essi, le armi utilizzate per compiere l’atto intimidatorio. Al termine delle indagini, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di minacce aggravate dall’uso delle armi.

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