
Nel pomeriggio di domenica scorsa, nell’ambito del progetto “Rassegna letteraria Telemaco – Il futuro è presente nelle radici per il maggio dei Libri 2023”, si è svolta la presentazione del volume “Le donne nella storia della Calabria”. Il dibattito, svoltosi presso l’Antico Sedile di Tropea, è stato curato dall’autrice Nella Matta, da Vincenzina Perciavalle, vicepresidente della Fidapa di Vibo Valentia nonché presidente della Pro loco di Pizzo, e dalla scrittrice e docente Titti Preta. Quest’ultima, ha deliziato il pubblico con letture e riflessioni e, ponendosi come ideatrice e guida di un coro tutto al femminile, composto dalle sue studentesse, frequentati il liceo Classico “Morelli” di Vibo Valentia, ha declamato ad alta voce la recensione inerente il libro di Nella Matta e Vincenzina Perciavalle sulle Madri Costituenti. Inutile dire che, nella giornata dedicata alla Festa della Mamma, particolarmente simbolico è stato l’evento che, moderato dalla vicepresidente di SOS Korai, Maria Domenica Ruffa, ha visto la partecipazione di un ampio pubblico e di importanti presenze femminili come quella di Maria Liguori Baratteri, presidente della Società Dante Alighieri di Vibo Valentia e della vicepresidente Titti Rando. Il volume presentato è stato pubblicato dall’AIParC di Cosenza, l’associazione italiana dei parchi culturali, che la lo scopo di promuovere lo sviluppo del territorio attraverso la realizzazione di parchi culturali finalizzati allo studio e alla ricerca. Il testo in questione è stato curato dalle docenti Matta, Sporvieri, Frisone e ha visto la collaborazione di altrettante socie e studentesse che hanno curato le biografie di donne tali da essere annoverate tra le eccellenze della nostra regione. Tra queste ultime, presenti nel volume 2, e le cui biografie sono state curate dalla professoressa Preta, ricordiamo figure di spicco come Dalida, Diana Recco, Angelina Mauro, martire della strage di Melissa nel ’49, Lea Garofalo e Sara Scarpulla, Lidia Toraldo Serra, prima donna sindaco di Tropea: donne che non chinarono la testa, che, con temperamento, si sono distinte mettendo anche a repentaglio la vita; figure femminili esemplari che esaltarono, attraverso battaglie personali, politiche, culturali e ideologiche una terra martoriata come quella calabrese. Il direttore artistico è stato Dario Godano, presidente dell’associazione Libertas e direttore artistico della rassegna Telemaco.



