
“Nessun treno, per lavori in corso. E corse sostitutive più che dimezzate rispetto a prima. Risultato? Pendolari a piedi e Calabria ionica isolata.
L’orario estivo di Trenitalia, in vigore dal 9 giugno, porta sorprese amare per le popolazioni della Calabria citra”. Lo segnala, una volta ancora, il consigliere regionale Gianluca Gallo. Già a fine maggio il capogruppo della Casa delle Libertà aveva sollevato il caso del depotenziamento dei servizi sulla tratta ionica, alla luce dei dati presenti sul sito ufficiale di Trenitalia. «In quella occasione – ricorda Gallo – fummo tacciati di strumentalizzazioni ed anche parlamentari di area governativa scesero in campo a rassicurare che nessun taglio avrebbe avuto luogo e che la questione era da ridursi, semplicemente, al mancato aggiornamento del sito di Trenitalia. Abbiamo aspettato pazientemente ed oggi, alla vigilia dell’introduzione del nuovo orario, a meno che Trenitalia non pensi di aggiornare le indicazioni riguardanti la Calabria a Ferragosto, i fatti parlano chiaro». E dicono che almeno per tutto giugno non ci saranno treni tra Sibari e Taranto, a quanto pare per l’esigenza di completare i lavori in corso lungo la linea. Ma a fronte di ciò, sta l’incredibile taglio degli autobus sostitutivi. «Ognuno può verificare da sé, con un clic su internet. Le corse in pullman – osserva Gallo – sono state falcidiate. Le conseguenze sono evidenti: in piena estate, con le coste ed i borghi calabresi presi d’assalto dai turisti, sarà garantito un servizio minimo, del tutto insufficiente. Con i pendolari costretti, anch’essi, a ricercare soluzioni alternative». Prosegue l’esponente della CdlL «Da un Governo e da una Regione che dicono di voler privilegiare la mobilità sostenibile arriva l’assurda scelta di cancellare quasi del tutto il servizio ferroviario in un territorio nevralgico: concordiamo, e non da ora, sul fatto che il trasporto su rotaia debba essere preferito a quello su gomma, ma tagliare insieme treni ed autobus non vuol dire difendere l’ambiente ed assicurare sviluppo: significa soltanto condannare all’isolamento, e dunque alla morte, la Sibaritide e l’alto Ionio cosentino».
Conclude Gallo: «Siamo per l’introduzione di un Frecciargento tra la Sibaritide e Roma. Richiediamo la reintroduzione, peraltro a costo zero, dell’Intercity notte per Milano e di navette veloci da e per l’aeroporto di Lamezia. Ma nell’attesa che ciò si realizzi, crediamo fondamentale difendere il poco che ci è rimasto. Per questo torniamo a richiedere, con insistenza, un chiarimento urgente alla Giunta regionale ed al ministero delle infrastrutture e trasporti: è a questo punto indispensabile ed urgente capire quali intenzioni e programmi abbiano per la Sibaritide».