Trasversale delle Serre, Schiavello: “I politici seguano gli adempimenti burocratici, non aspettino i tagli dei nastri”

Sono molto felice che ci sia stata la volontà da parte di due consiglieri regionali, Luigi Tassone Luigi e Francesco Pitaro, di presentare, seppur in questo brutto periodo di crisi pandemica da CoV-19, una interrogazione rivolta all’assessore regionale alle Infrastrutture per conoscere la situazione che riguarda i lavori di completamento della Trasversale delle Serre. Come presidente del Comitato che da anni tiene alta l’attenzione sul problema Trasversale non posso non prenderne atto ed augurarmi che l’impegno, la passione, la voglia di vedere questa infrastruttura finalmente completata contagi non solo i cittadini ma soprattutto coloro che i cittadini hanno chiamato a rappresentarli, vale a dire gli amministratori e i politici di qualsiasi partito che devono interfacciarsi con le Istituzioni, le forze sociali e civiche”.

Il presidente del Comitato “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato” non intende abbassare la guardia e, anzi, punta a far sì che l’impegno sia “costante”.
“La necessità di trasformare il sogno in realtà che aiuti questo territorio ad uscire da un isolamento che sta diventando irreversibile – sostiene – deve essere portata avanti in tempi brevi, facendo leva sulla forza di un comprensorio che ha tutte le carte in regola per aspirare ad avere un ruolo importante. Di questo se ne devono fare carico gli amministratori e i politici di questa Provincia che devono pretendere di più, devono osare di più, in modo sinergico con la Provincia di Catanzaro, senza pensare a visibilità personale o all’interesse di fazioni che spesso sono l’un contro l’altra armate”.
Schiavello ricorda di aver avuto modo di “conoscere colui che si sta occupando a livello tecnico/progettuale dei lavori che devono essere effettuati sui tratti della Trasversale che risultano ancora da completare, l’ingegner Canalella, insieme ai suoi collaboratori, che ha avuto il garbo, e la cortesia di convocarmi, in qualità di presidente del Comitato, per mettermi al corrente delle novità e degli sviluppi su alcuni lotti i cui cantieri dovrebbero essere pronti per dare inizio ai lavori entro l’anno, corona virus permettendo” e specifica che l’interlocutore appare affidabile in quanto “ho visto in lui un giovane con la determinazione di un uomo d’altri tempi, per cui la parola data, oltre alla signorilità nell’affrontare con il piglio giusto i problemi, lo rendono garante del tentativo di portare a compimento un’opera per la quale l’aggettivo in assoluto per individuarla è incompiuta (della vergogna). Egli – rileva – ha manifestato interesse professionale ed umano affinché questa infrastruttura venga realizzata completamente, cercando di superare o di sveltire quelle pratiche burocratiche che appesantiscono il procedimento, dove ci sono da superare centomila ostacoli di carattere amministrativo che ne ritardano complessivamente la realizzazione”.
“Il ruolo – conclude – che devono rivestire gli amministratori, i consiglieri regionali e i parlamentari, ripeto di qualsiasi estrazione politica, di questa parte di Calabria, deve tendere, mettendo entusiasmo e costanza, a seguire la filiera degli adempimenti burocratici che porti alla definitiva cantierizzazione dei lavori; se si aspetta solamente di tagliare nastri senza seguire passo passo le varie fasi della procedura, dalla progettazione alle varie autorizzazioni e pareri, dalle conferenze di servizi alle approvazioni e così via, passeranno altri 50 anni e la strada non la vedranno nemmeno le generazioni future”.

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