
Il Giudice dell’Udienza Preliminare, Marina Russo, all’esito dell’udienza preliminare, ha assolto Damiano Ieraci dai reati a lui ascritti per non aver commesso il fatto, accogliendo in toto le argomentazioni degli avvocati Giovanni Vecchio e Antonio Carè. Sono stati, invece, rinviati a giudizio, con inizio del processo il 22 ottobre, Ilario Ieraci (difeso dagli avvocati Vecchio e Carè ) e Ilario Antonio Tassone (difeso dall’ avvocato Raffaele Masciari).
Damiano Ieraci è stato accusato di essere colui il quale, dopo l’azione di fuoco contro la persona offesa, Damiano Tassone, avrebbe recuperato gli altri due imputati a bordo di una autovettura. I penalisti Carè e Vecchio, nel corso dell’udienza, hanno fatto emergere come nei confronti di Damiano Ieraci non vi erano intercettazioni in grado di provare un suo coinvolgimento nella fase organizzativa dell’agguato o comunque una sua consapevolezza dell’altrui proposito delittuoso.
I fatti risalgono alla sera del 25 giugno del 2020, quando intorno alle 20:30, Tassone riferiva di essere stato oggetto di un attentato a colpi di arma da fuoco mentre percorreva una strada provinciale con la sua auto, indicando quale esecutore materiale proprio Ilario Ieraci. Tassone non seppe spiegare il motivo per cui avrebbe sparato alcuni colpi d’arma da fuoco contro la sua autovettura; salvo poi essere il movente individuato, nell’ipotesi investigativa, nell’interrotta relazione sentimentale tra la figlia della vittima e Ilario Ieraci.