Tenta di uccidere un turista che lo aveva ripreso mentre scaricava rifiuti

La notte scorsa, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno dato esecuzione, a Rosarno, ad un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso

nella giornata di ieri, 21 giugno, nei confronti del 32enne A.A., del posto, poiché ritenuto responsabile dei reati di tentata rapina e tentato omicidio ai danni di un turista di nazionalità svizzera, D. A., 54 anni.
I fatti che hanno portato al fermo di indiziato di delitto a carico di A.A. risalgono al pomeriggio di giovedì quando i militari della Compagnia di Gioia Tauro, a seguito di una telefonata giunta al 112, apprendevano che presso il Pronto Soccorso del locale Ospedale Civile era stato trasportato, in codice giallo, un cittadino svizzero che riferiva di essere stato poco prima investito da un giovane italiano mentre si trovava in località Marina di Rosarno.
Le immediate attività info–investigative, svolte sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, e sviluppate attraverso le testimonianza della vittima e di altre persone, nonché mediante l’analisi tecnica dei dati informativi acquisiti nei momenti successivi ai fatti, hanno consentito in poco tempo di accertare, secondo gli inquirenti, che, alle 14.30 circa di ieri, A.A., dopo aver minacciato e colpito violentemente il cittadino svizzero allo scopo di sottrargli il telefono cellulare con cui quest’ultimo lo aveva poco prima ripreso mentre scaricava illecitamente rifiuti lungo il margine di un limitrofo corso d’acqua, lo avrebbe intenzionalmente investito con la sua autovettura, dandosi poi alla fuga e facendo perdere le proprie tracce.
La vittima, che era riuscita comunque a riprendere in un video le fasi salienti dell’aggressione e dell’investimento, immagini poi rivelatesi utili ai fini investigativi, a seguito dell’impatto era stata trasportata presso il Nosocomio Civile di Gioia Tauro per le cure del caso, riportando gravi lesioni agli arti superiori.
Il fermo, emesso dalla Procura della Repubblica all’esito del grave quadro indiziario delineatosi a carico dell’indagato, è stato eseguito dopo poche ore dall’evento tanto che l’arrestato, a formalità di rito espletate, è stato associato presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria Arghillà dove rimarrà sino alla convalida.

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