Studenti dell’Einaudi di Serra concludono lo stage in Irlanda: a loro la parola

Dal 21 Aprile al 12 maggio, 12 studenti frequentanti il triennio del Liceo scientifico e dell’Afm di Serra San Bruno sono stati protagonisti di un’attività legata all’Alternanza Scuola-Lavoro attraverso la frequentazione di un corso linguistico e di uno stage presso alcune aziende situate nelle vicinanze di Cork, in Irlanda. Il progetto, finanziato dall’Unione Europea grazie al Pon Erasmus 10.2.5.B – Fse Pon – CL-2017-11 CUP: D34C17000370007, si è articolato in due fasi:

una prima propedeutica, svolta in aula e diretta da un tutor che ha affiancato ogni studente. Obiettivo principale di questa prima fase è stato quello di fornire ai discenti le competenze basilari riguardo alla lingua inglese. Una seconda parte, quella pratica, ha permesso agli alunni di entrare in contatto con il mondo del lavoro. Le ore impiegate per portare a termine il progetto sono state ben 90 e i ragazzi si sono ritrovati a lavorare e studiare la lingua inglese, contemporaneamente e nell’arco delle stesse giornate. La finalità principale del progetto è stata quella di completare la formazione degli allievi attraverso il contatto diretto con alcune aziende irlandesi che operano nel campo del settore terziario. Innumerevoli sono state le attività che hanno riguardato lo stage relativamente allo sviluppo delle capacità organizzative e relazionali nell’ambiente lavorativo e l’apprendimento dei principali processi di funzionamento di un’azienda. Nonostante i diversi impegni scolastici e lavorativi, ai ragazzi è stata data la possibilità, nei sabati e nella domeniche, di effettuare alcune escursioni a Dublino e in molti altre città, venendo a contatto con la bellissima realtà irlandese. Nel corso delle tre settimane, gli alunni sono stati ospitati presso l’Infinity College di Kanturk, nella contea di Cork, dove hanno avuto la possibilità di conoscere meglio altri studenti appartenenti a culture, abitudini e modi di vivere differenti. Questo stretto contatto quotidiano ha permesso loro di adattarsi a varie situazioni, di trovare un giusto equilibrio, di creare un clima familiare fatto anche e soprattutto di divertimento. Questa esperienza ha permesso agli studenti serresi di crescere culturalmente ed emotivamente grazie ai legami che si sono instaurati tra pari e con i docenti. L’esperimento di Alternanza Scuola-Lavoro, voluto dal preside dell’ Istituto d’istruzione superiore “Luigi Einaudi”, Antonino Ceravolo, e dai professori Frank Aquila e Salvatore Luciani, e realizzato al di fuori dei confini nazionali, sembra essere, visto le esperienze raccontate dai ragazzi protagonisti e le valutazioni fatte nel corso della realizzazione del progetto, perfettamente riuscito. Partendo da questo successo, il team dei docenti dell’Einaudi sta lavorando ad una seconda edizione dell’Alternanza all’estero da effettuarsi nel corso del prossimo anno scolastico. I protagonisti di questa esperienza sono stati nella fattispecie: Riccardo Pasquino, Angelo Valente, Marco Muzzì, Nathalie Nesci, Luciana Cordiano, Marta M. Cirillo, Denisa Abuzatoaie, Monica Giancotti, Manuela Valente, Michela De Caria, Anna Pisani e Giulia Tassone. I discenti non hanno esitato nel dare una loro valutazione circa l’avventura che hanno vissuto mettendo in rilievo e fattori negativi e fattori positivi. Tra i primi non mancano le differenti abitudini gastronomiche, il poco tempo dedicato alla città di Dublino. Di gran lunga, però, le note positive superano quelle “negative”, ricordiamo, soltanto per citarne alcune, la precisione nel lavoro, le numerose possibilità formative e lavorative offerte, la convivenza nel college e le regole da seguire, cosa quest’ultima che ha fatto loro comprendere l’importanza del loro rispetto. A questi si aggiungono lo spirito di adattamento che hanno scoperto, con stupore, i ragazzi stessi e i professori e il legame che tra loro si è creato. E ancora l’opportunità di studiare e approfondire la lingua inglese, attraverso delle lezioni pratiche che hanno permesso loro di esprimere la propria opinione relativamente a svariati argomenti; l’aver partecipato alle attività non solo delle aziende ma anche delle scuole per poter comprendere, così, il reale funzionamento delle istituzioni lavorative nonché scolastiche. Ciò che i ragazzi ricordano con immenso piacere è, tra l’altro, la disponibilità e la cordialità dei tutor e delle persone che li hanno affiancati, il volerli rendere partecipi delle tradizioni culturali irlandesi facendogli sconoscere e imparare, per esempio, delle filastrocche e dei canti tradizionali. Questo progetto, quindi, ha dato la possibilità ai ragazzi di crescere non solo didatticamente ma anche e soprattutto emotivamente, per molti, infatti, questa esperienza ha rappresentato il trampolino di lancio per nuovi esperimenti all’estero, per altri, invece, il banco di prova per una futura vita universitaria. Sono, queste, quindi le cause che generano, nel preside Ceravolo e nei due docenti Aquila e Luciani, non soltanto molta soddisfazione per questo progetto che si è concluso in modo positivo tanto da far pensare ad una sua continuazione, ma gratificazione per l’esperienza in sé e soprattutto per i ragazzi che, dopo aver vissuto quello che Ceravolo ha definito uno “spaesamento culturale”, e, secondo Luciani un qualcosa che rimarrà nelle coscienze di ognuno, dimostrando, inoltre, per il docente delle capacità espressive lodevoli, altro non potranno fare se non tesoro dei 21 giorni, stancanti ma soddisfacenti nonché irripetibili, trascorsi in Irlanda.

Angela Bruna Tassone

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