Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore vuole portare a conoscenza della cittadinanza reggina un documento della Prefettura con cui a fine giugno è stata indirizzata alla Commissione che dirige l’Azienda sanitaria di Reggio Calabria la richiesta di “sopralluoghi da effettuare presso edifici da destinare alla quarantena di migranti” affetti da Covid19.
“Il giorno dopo gli avvenimenti di Amantea – è la ricostruzione proposta dai rappresentanti reggini della Fiamma – dove la popolazione si è rivoltata contro l’arrivo di un gruppo di migranti positivi al Covid-19 e sbarcati venerdì sera a Roccella Jonica, a Reggio Calabria si trama e ci si prepara in silenzio all’arrivo di nuovi positivi.
La cosa più aberrante è che nella città del sindaco anti-5G, tenendo all’oscuro i cittadini, sono state individuate ben tre strutture di cui due in pieno centro città da adibire a tale scopo.
Ancor più grave è il fatto che proprio nei giorni della famosa ordinanza, di natura propagandistica e senza alcun fondamento scientifico, il signor Falcomatà nascondeva alla città la lettera indirizzata dall’ASL ai Comuni interessati (tra cui Reggio appunto) con oggetto la ‘richiesta documentazione per rilascio parere igienico-sanitario di alloggi destinati ad eventuale quarantena di pazienti Covid-19’. Come da documento pervenutoci, gli alloggi individuati in città sono quelli relativi alla struttura gestita dalla ‘Liberi di fare s.r.l.’ sita in via Cappuccinelli, la struttura gestita dalla “We4You Soc. Coop.” sita in via Paolo Pellicano e per ultimo la struttura della “F&N s.r.l.s” sita lungo la Strada Statale 106 Jonica San Gregorio. Due di queste sono addirittura in pieno centro città! Proprio nei giorni in cui il premier Conte annuncia l’intenzione di prolungare lo stato di emergenza al 31 dicembre, tra le proteste dell’opposizione, i nuovi scafisti al Governo fanno di tutto per dare una giustificazione a tale provvedimento e, visto che i dati dell’epidemia in Italia sono insufficienti, si importano, volontariamente, nuovi contagi dall’estero! Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore chiede una immediata replica ed urgenti chiarimenti alla cittadinanza da parte degli organi citati, mancando i quali si organizzerà con tutti i propri mezzi a disposizione per un presidio permanente di fronte a Comune e Prefettura affinché sia fatta luce sui fatti”.
“Il popolo reggino e calabrese – riflettono i militanti del partito di destra – ha fin troppo civilmente sopportato tre mesi di forzato ‘lockdown’, migliaia di aziende chiuse, centinaia di attività che non hanno più riaperto, altre costrette ad essere cedute, migliaia di posti di lavoro andati in fumo senza che i numeri abbiano mai richiesto le misure draconiane invece adottate! Allo ‘sceriffismo’ del “passa pa’ casa’ e ‘non fari u’ fissa’ dell’attuale sindaco noi abbiamo risposto fin dall’inizio con estrema serietà e per tale motivo non possiamo rimanere impassibili di fronte a questo ulteriore sfregio ai danni di una città già in ginocchio che stenta a ripartire e, per giunta, nel pieno della stagione turistica. Per questo il suo silenzio è inaccettabile! Basti pensare, ad esempio, a quali misure abbiamo costretto i nostri corregionali: bloccati per mesi fuori casa, bollati come vili untori, abbandonati senza lavoro e soldi, rientrati dopo tre mesi in regione e messi in quarantena. Gli stessi operatori delle forze dell’ordine che hanno coordinato lo sbarco di venerdì a Roccella sono oggi a casa in quarantena e dovremmo accettare supini che proprio in centro città vengano accolti dei positivi o potenziali positivi al Covid19?
Vorremmo ricordare a lor signori che ancora oggi è vietato l’accesso alle strutture ospedaliere e alle cure a gente gravemente malata con il rinvio di esami e cure che pregiudicheranno la vita e la salute di molti. Qualsiasi cosa ne pensi il ‘New York Times’ la Calabria è stata risparmiata per ben altre ragioni che nulla hanno a che fare con la presunta organizzazione ed efficienza della sanità calabrese con la quale medici e operatori sanitari, di impareggiabile livello e professionalità, sono costretti ogni giorno a fare i conti! Non possiamo quindi correre il rischio di importare l’epidemia da altri Paesi”. “Nei giorni in cui si commemorano i 50 anni dai ‘Moti di Reggio’ il Movimento Sociale, oggi ancora rappresentato nella sua continuità storica e politica dalla Fiamma Tricolore, sarà nuovamente in piedi e in prima fila contro – quello che definisce – l’ennesimo sopruso autoritario di uno Stato centrale totalmente sordo e cieco rispetto ai legittimi interessi di tutto il popolo reggino”.