Stalla in fiamme a Spadola, animali bruciati vivi. Il sindaco Piromalli: “Minata la serenità della comunità, fare luce sull’accaduto”

Sono tutti da chiarire i contorni di quanto avvenuto nella scorsa notte a Spadola, dove un incendio ha devastato una stalla provocando la morte di un paio di bovini e di alcuni suini. Le origini delle fiamme sono probabilmente dolose: questa è infatti la principale pista battuta dalla Polizia che ha avviato le indagini, dato che ipotizzare un avvio accidentale del fuoco appare al momento difficile.

A denunciare il fatto è stata una ragazza, amica della famiglia proprietaria della stalla, che ha documentato via social le conseguenze del rogo: le immagini mostrano carcasse di animali che sono stati bruciati vivi, senza pietà.

L’incendio ha distrutto anche una vettura. Il titolare della stalla (N.P.) è molto conosciuto nel piccolo paese dell’entroterra Vibonese ed è ritenuto un serio lavoratore.

L’autrice del video postato su Facebook non ha trattenuto l’amarezza per il triste episodio: “Siamo in Calabria – ha scritto – una terra meravigliosa da visitare, ma dove molti animalisti, come me, scelgono di non venire più. Questo a causa dei numerosi abbandoni, delle condizioni inaccettabili in cui gli animali vengono tenuti, dei maltrattamenti e, soprattutto, della crudeltà di alcune persone che abitano questa bellissima regione. Persone, purtroppo, senza cuore. Persone capaci di avvelenare, bruciare vivi e picchiare povere anime innocenti. È un problema che va oltre il semplice fatto di essere amanti degli animali: è una questione di civiltà, di rispetto per la vita in tutte le sue forme”. Inequivocabili le sue parole di “disgusto” e l’invito a riflettere su quanto succede a queste latitudini”.

Altrettanto deciso il commento del sindaco Cosimo Damiano Piromalli che ha condannato duramente quanto accaduto: “questi gesti vili e deprecabili – ha affermato –, che minano la serenità della nostra comunità, vanno rigettati con fermezza. Occorre fare luce sull’accaduto, individuare e punire chi si è reso responsabile di tutto questo”. Gli inquirenti dovranno ora capire se dietro questo atto atroce ci siano messaggi intimidatori ed intenzioni da decifrare. Intanto, la popolazione rimane perplessa e scossa e, pur colpita da una vicenda senza spiegazioni, punta a conoscere la verità.

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