
Continua senza sosta, da parte della Polizia, l’attività di contrasto al fenomeno dei reati di “violenza di genere” nella provincia di Cosenza.
Ben tre sono gli uomini deferiti all’Autorità Giudiziaria per gravi condotte vessatorie. Stamattina, personale della Squadra Mobile della Questura ha eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima e di comunicazione con la stessa, emessa oggi dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Cosenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di F.L.P., 34 anni, di Rende, ritenuto responsabile di stalking.
La misura cautelare trae origine dalle attività investigative condotte dal personale della Squadra Mobile a seguito della denuncia dell’ex convivente dell’uomo, sporta in Questura nei mesi scorsi.
Più specificamente, l’uomo, con condotte reiterate nel tempo, avrebbe minacciato e molestato la sua ex convivente, seguendola di continuo, controllandone i movimenti e offendendola ripetutamente, cagionandole un perdurante e grave stato di ansia e di paura e un fondato timore per la propria incolumità, costringendola financo ad alterare le proprie abitudini di vita e a cambiare casa. Nei giorni scorsi, la Squadra Mobile ha eseguito un analogo provvedimento, l’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima e di comunicazione con la stessa, emessa il 26 marzo dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Cosenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di E.R., 40enne di Cosenza, ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia aggravati.
Anche questa misura cautelare trae origine dalle attività investigative condotte dal personale della Squadra Mobile a seguito della denuncia dell’ex coniuge dell’uomo, sporta in Questura nei mesi scorsi.
Nel dettaglio, l’uomo avrebbe maltrattato più volte l’ex coniuge, minacciandola di morte, sottoponendola a continui soprusi ed umiliazioni, aggredendola verbalmente e fisicamente, anche in presenza del figlio minore, arrivando, in una circostanza, anche a scagliare all’indirizzo della donna un coltello da cucina senza tuttavia riuscire a colpirla, ponendola così in uno stato di sofferenza morale e psichica tale da renderle la vita impossibile. Sempre ieri pomeriggio personale dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato di Corigliano-Rossano ha dato esecuzione alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa famiglia e del divieto di avvicinamento alla parte offesa, ad un 57enne di Barletta.
La misura cautelare, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale della Repubblica di Trani, scaturisce da un’attività d’indagine di personale della Polizia di Stato del Commissariato di Barletta.