
“È assolutamente vero che ho avuto dei grandi amori, anche importanti, con ragazze, specialmente da Palmi in su. Sì, alcuni grandi, ma io sono un traghettatore anche sentimentale per cui non ho mai badato al sesso, mi sono adeguato a quello che ho trovato, mi sono innamorato della persona. Sono ancora in contatto con queste ragazze, io con tutti i miei amori del passato ho sempre mantenuto un bellissimo rapporto. Come accade sempre nella vita ci si lascia in due però mediamente se ne assume la responsabilità o si dà la responsabilità a una, ma in linea di massima si costruisce in due l’arrivederci o l’addio”. Lo ha dichiarato Nino Spirlì, presidente facente funzioni della Regione Calabria, intervistato da Klaus Davi per il programma KlausCondicio in onda su Youtube.
Spirlì ha poi parlato di argomenti prettamente politici: “Silvio Berlusconi per me sarebbe un ottimo Presidente della Repubblica. Il presidente calabrese ha anche ricordato i suoi anni a Mediaset: “Ci ho passato quasi 19 anni, dal ’94 al 2011, una bellissima galoppata professionale. Con me la famiglia del presidente Berlusconi è stata sempre molto generosa, dimostrando grande affetto famigliare. Mi colpiscono gli attacchi ingiustificati, a volte anche pesanti e volgari, che hanno punito in maniera eccessiva e gratuita Berlusconi, come se fosse necessario infangarlo quando in realtà oggi ci si rende conto che si ha a che fare con una persona che va oltre ogni condizionamento, un uomo di un ingegno incredibile, rappresentativo del carattere dei grandi italiani”.
Quindi, altre affermazioni destinate a far discutere: “Condanna assoluta e totale delle leggi razziali e delle guerre coloniali, della seconda Guerra Mondiale e di Salò ma bisogna riconoscere che il Duce è stato soprattutto all’inizio fautore di una rivoluzione sociale. Per la sua parte socialista mi piace dire che andrebbe riletto e nella rilettura dare una valutazione positiva a quello che la merita, poi c’è altro che non la merita. Una rilettura oggi si può fare. Ha creato – ha continuato Spirlì – le case popolari, le pensioni, l’assistenza all’infanzia, l’assistenza alle donne, le bonifiche, l’industrializzazione, la grande industria della cinematografia con la costruzione di Cinecittà. Insomma tante e tante cose sono state fatte in quegli anni e io non posso dimenticarlo. Perché sarebbe come dire che dalla Prima Repubblica dobbiamo cancellare tutto perché ci sono state anche le stragi”.