
I consiglieri comunali del gruppo di minoranza “Uniti per Spadola” Nicola Zaffino, Maurizio Marchese e Giovanni Ionadi denunciano criticità che “la cittadinanza è costretta a subire” e che, a loro avviso, sarebbero imputabili all’Amministrazione comunale.
Punto di partenza è quello relativo “all’invio delle bollette per il pagamento del servizio idrico integrato acquedotto-fognatura: alcuni cittadini – per come spiegano gli esponenti di opposizione – hanno segnalato che il QR code ricevuto per il pagamento del servizio non era funzionante. La sorpresa è stata accertare presso gli sportelli postali e bancari deputati al pagamento che tutti i QR code inviati, oltre 600 utenze, ed elaborati da apposita società esterna incaricata dal Comune si sono rivelati errati e quindi inservibili per i cittadini, i quali dopo lunghe ed interminabili file si sono visti rifiutati la possibilità di eseguire il pagamento. Il tutto senza alcun comunicato da parte del delegato in materia né dagli uffici comunali preposti”.
I tre consiglieri ricordano che “è di alcuni mesi fa l’esecuzione in tutto il centro abitato di Spadola dei lavori per la realizzazione della rete in fibre ottica: numerose segnalazioni sono pervenute relativamente ai numerosi disagi creati ai cittadini da un’esecuzione dei lavori in contemporanea per tutte le strade del centro storico chiudendo gli accessi a numerose vie”. Inoltre, “ad oggi, dopo diversi mesi, i lavori di ripristino risultano eseguiti male o in molti casi non eseguiti o incompleti con mancato ripristino dello stato dei luoghi preesistente ai suddetti lavori. Tutto ciò senza il benché minimo controllo da parte dell’assessore competente in materia”. A questo aggiungono che “in numerosi punti i cubetti della pavimentazione in porfido risultano sconnessi e liberi come pure numerose griglie metalliche di scolo delle acque sono fuoriuscite dalla loro sede sotto il passaggio dei veicoli: anche questi aspetti di ordinaria manutenzione – commentano – sfuggono al suddetto assessore delegato in materia di lavori pubblici”.
Il gruppo “Uniti per Spadola” pone poi l’attenzione “sull’utilizzo paradossale del campo sportivo, ormai da mesi trasformato in maneggio” e si chiede “come è possibile che nell’anno 2023 una tale struttura, valutata oltre mezzo milione di euro, sia inutilizzata o meglio sotto utilizzata per manifestazioni che nulla hanno a che vedere con la destinazione originale del bene pubblico in oggetto”. Zaffino, Marchese e Ionadi rilevano poi che “la posa di ghiaia, sabbia e steccati, che ancora giacciono non rimossi, ha creato danni permanenti al manto erboso: oltre al danno la beffa, una struttura trasformata in maneggio, non ripristinata ma danneggiata nell’immobilismo totale dell’assessore delegato ai lavori pubblici”.
I consiglieri sottolineano che la stessa tendenza vale per il decoro urbano in quanto “manca il minimo controllo da parte del delegato in materia” visto che “le pulizie di erbacce e sterpaglie vengono eseguite frettolosamente solo il giorno prima delle feste patronali e poi si cade nell’oblio; nel centro storico, nelle aree abitate come pure nelle aree lungo fiume giacciono pneumatici e rifiuti abbandonati, l’arredo urbano, panchine e quant’altro sono danneggiati e giacciono nell’incuria senza il minimo interessamento del delegato politico al servizio”.
Medesimo giudizio riguarda la situazione della pubblica illuminazione, considerato che “su questo fronte nulla è stato fatto come pure nulla è stato fatto in merito alla necessità di installazione di una area di attesa degli autobus pubblici lungo la via Conte Ruggero. Anche qui senza nessun interessamento da parte dell’assessore alla viabilità”.
Ne deriva una conclusione amara: “questa Amministrazione preferisce l’immobilismo al fare e, intanto, i cittadini continuano a segnalare nella speranza che l’Amministrazione lumaca dia dei segnali di vita almeno sulle attività ordinarie”.