
“Negli ultimi giorni ho ricevuto delle segnalazioni da parte di alcuni utenti del comprensorio del soveratese, che avrebbero dovuto sottoporsi a interventi chirurgici programmati e che purtroppo sono stati sospesi a causa dell’indisponibilità delle sale operatorie. Un disagio dovuto ad alcuni ritardi ‘tecnici’ intervenuti tra la dismissione del vecchio blocco operatorio e l’attivazione del nuovo. Di fatto, da oltre una settimana, l’attività chirurgica del nosocomio soveratese è interrotta. Con piccoli e grandi disagi per chi non vuole o non può attendere, e decide di affrontare l’intervento in altre strutture; disagi di natura logistica, ma anche medica, non potendo più avere come riferimento quei medici a cui pensavano di affidarsi per l’intervento”.
È quanto afferma il consigliere regionale Ernesto Alecci che plaude al personale sanitario “per la grande professionalità dimostrata negli ultimi anni, nonostante la situazione difficile e complicata in cui versa l’ospedale. Situazione – aggiunge – che conosco molto bene e per cui ho portato avanti numerose battaglie già da sindaco di Soverato. In una delle numerose riunioni in Regione, nell’ormai lontano 2019, ero riuscito ad ottenere un finanziamento di 300.000 euro per l’adeguamento del blocco operatorio dell’ospedale, in un momento storico in cui le risorse per la Sanità erano certamente più scarse di quello attuale. Un risultato importante che mi auguro possa concludersi a breve con la tanta agognata inaugurazione delle nuove sale, per il bene di tutta la comunità di Soverato e del comprensorio circostante”.
L’esponente del Pd afferma poi di confidare “nell’operato del direttore sanitario dell’Asp Antonio Gallucci e del commissario straordinario Antonio Battistini, persone che conosco bene e di cui apprezzo la passione e l’impegno, affinchè l’operatività del nuovo blocco operatorio possa essere attivata nel minor tempo possibile. Così come sono certo – conclude – che il sindaco Daniele Vacca, come sempre, saprà tenere alta l’attenzione sulle necessità e i bisogni di un ospedale, da sempre riferimento per tutto il basso ionio catanzarese”.