Simbario, Vincenzo Nardi fa 110 (anni): il sorriso del “nonno della Calabria”

Ormai il 14 ottobre a Simbario è una data da cerchiare in rosso sul calendario. Il compleanno di Vincenzo Nardi è infatti motivo di festa paesana, stavolta poi le candeline da spegnere sono 110 e, dunque, i sorrisi sono ancora maggiori.

Il “nonno della Calabria” ha assistito a cambiamenti epocali e in un centro con meno di mille anime diventa il simbolo della resistenza al trascorrere del tempo ed il custode di un mare di esperienze.

Vincenzo ama i suoi ricordi, anche se i decenni li hanno resi un po’ meno precisi, li tiene stretti al cuore. A partire dalla gioventù condivisa con gli animali e dal matrimonio a 20 anni che ha segnato un nuovo inizio. Periodi diversi, con meno benessere economico e meno agi, ma anche con tanta genuinità e meno pressione del domani.

Dagli inizi del secolo scorso ad oggi tante cose sono mutate, ma non la sua sincerità, il suo entusiasmo e la sua voglia di andare avanti. E nemmeno le sue abitudini: il bicchiere di vino, i film cult di Bud Spencer, la capacità di evitare il fumo e, spesso, anche i dolci.

Nato il 14 ottobre 1912, ha superato due guerre mondiali, votato al referendum costituzionale del 2 giugno 1946, visto il boom economico e diverse crisi finanziarie. Ha festeggiato 4 Mondiali e 2 Europei vinti dalla nazionale di calcio. È sopravvissuto a 3 pandemie: spagnola (1918-1920), sars (2004) e Covid-19. Ha quattro figli, nati da due diversi matrimoni, e molti nipoti; tanti gli amici ed i conoscenti che riflettono ammirati alla sua secolare esistenza. 

Il suo segreto sembra essere la serenità: via ansia e preoccupazioni, perché la vita va vissuta giorno dopo giorno.

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