“Ho deciso di non candidarmi più alla carica di sindaco di Simbario per lasciare ai giovani lo spazio che meritano di avere, ma visto come sono andate le cose me ne sto pentendo amaramente”. È amara la premessa del ragionamento dell’ex primo cittadino Ovidio Romano che valuta negativamente la fase iniziale della nuova consiliatura. “Dopo la sfuriata dei primi giorni con festeggiamenti e sfilate con tanto di chiamata all’urlo davanti le abitazioni di chi ha avuto la sola colpa di non condividere l’arroganza di un candidato ispirato solo da una sfrenata ambizione – afferma con un certo sarcasmo Romano – il sacro fuoco si è spento e come largamente previsto, almeno da chi avesse un minimo di esperienza, all’ubriacatura iniziale è subentrato il totale disinteresse per i reali problemi ed è prevalsa la ben nota mediocrità di chi avrebbe dovuto ‘mettersi al volante’ ”.
L’ex sindaco rileva che “sono ormai passati quasi tre mesi e i punti cardine del programma di ‘Cambiamo’ sono andati a farsi benedire. La collaborazione, il bene dei cittadini e la disponibilità all’ascolto – si domanda – che fine hanno fatto? La promessa di cambiamento fatta dal sindaco (con scarsa lucidità visto che nei cinque anni precedenti lui era stato vicesindaco e per 50 mesi sempre d ‘accordo col sindaco), tanto sbandierata, in cosa consiste? Nel cambiamento in peggio”. Poi Romano entra nel merito di una questione che sta tenendo banco negli ultimi giorni e sostiene di aver letto dei post su Facebook meritevoli di riflessione. “Nel primo – racconta – veniva pubblicato sulla pagina della minoranza un referto di analisi dell’acqua potabile di Simbario effettuate in data 23/08/2024 dal quale risulta la presenza nell’acqua stessa di numerosissimi Escherichia Coli, Coliformi ed Enterococchi, seguito dalla pressante richiesta al sindaco di attivarsi per un immediato intervento a tutela dei cittadini. Richiesta a mio parere totalmente legittima e anzi doverosa visto l’argomento trattato. A stretto giro di post è arrivata la risposta del sindaco che invece di fornire gli eventuali e opportuni chiarimenti ha preferito inveire contro la minoranza esibendo le proprie analisi e rassicurando sulla base di queste i cittadini”. Precisate le considerazioni delle parti, Romano prende posizione: “a parte il fatto che le analisi scioccamente sbandierate dal sindaco risalgono al 09/07/2024, cioè quando ancora l’acqua veniva chiusa pomeriggio, sera e molto spesso per intere giornate e non era ancora stato fatto il miracolo della moltiplicazione, quindi più di un mese fa, mentre quelle fatte dalla minoranza sono del 23/08/2024 quindi recentissime; a parte ancora il fatto che i valori delle analisi del sindaco sono nel limite mentre le altre evidenziano notevoli quantità di batteri nocivi tra cui anche Enterococchi; a parte tutto questo, appare evidente che il sindaco, pur nella sua incapacità nello svolgere il proprio ruolo e nonostante il notevole aiuto e gli sforzi del vicesindaco e dei suoi consiglieri per risolvere i vari problemi, è ispirato da una notevole malafede: un prelievo d’acqua per le analisi del sindaco – puntualizza Romano – è stato fatto alla fontana del cimitero! Ma tutti i simbariani, escluso il sindaco che in 5 anni non ha imparato nulla, sanno che la zona alta del paese è servita solo ed esclusivamente dai pozzi della zona industriale e di ‘Pondico’. Il problema esiste nella parte bassa del paese, dove arriva anche l’acqua di ‘Morrone’ oggetto del miracolo. L’altro prelievo è stato fatto all’uscita del serbatoio. Ma i cittadini bevono nelle proprie case e non all’uscita del serbatoio e l’acqua si può inquinare anche nelle tubazioni! Se il sindaco è tanto sicuro di avere risolto il problema dell’acqua perché non ci fa sapere come ha fatto e perché se ne prende il merito solo ora visto che si vantava immediatamente di ogni filo di erba tagliato?”.
Romano propone quindi una soluzione per dirimere la controversia: “si potrebbe fare un prelievo assieme alla minoranza in tre punti del paese facendo eseguire le opportune analisi. Anche perché l’avvelenamento colposo prevede pene molto più severe del procurato allarme. Ricordando sempre – aggiunge – che, se la minoranza ha il dovere di farsi portavoce dei dubbi dei cittadini, il sindaco ha il dovere di rispondere a tali dubbi con schiettezza e rispetto al netto della propaganda e della vanità e che ormai da dieci anni utilizziamo le nostre sorgenti proprio per avere la certezza di un’acqua a volte poca ma buona. Inoltre se si pensa che le analisi esibite dalla minoranza siano state fatte da un laboratorio non regolare si proceda a querela per falso, altrimenti la querela si rischia di subirla”.
A questo punto sicuramente, Romano anticipa possibili controffensive e traccia un bilancio del suo impegno pubblico: “nei dieci anni passati – sottolinea – a Simbario, sono arrivati più di 5.000.000 di euro. In parte spesi e in parte appaltati ed altri da appaltare: 650.000 euro spesi per il centro sociale, 600.000 per strade e depuratore, 200.000 per un ulteriore adeguamento depuratore (uno dei pochissimi totalmente a norma in Calabria ), 850.000 per la scuola, 1.000.000 per l’Ancinale e i corsi minori, 350.000 per la pubblica illuminazione, 400.000 per gli alloggi anziani e vecchio asilo, 300.000 per l’assistenza agli anziani e più di un milione tra videosorveglianza comune, videosorveglianza prefettura, isola ecologica, lavori al municipio, digitalizzazione servizi, lavori rete idrica, impianti fotovoltaici ai pozzi, al depuratore e al municipio, parco giochi, finestre edificio scolastico, finestre municipio, arredamento ufficio sindaco, marciapiedi via G. B. Ceraso, strada Calaveri, strada Rancola, strada Cerchione, 5000 + 2000 per attività turistiche e utilizzati di recente pare per feste di partito tipo Corea del Nord etc. etc. a cui vanno aggiunti i quasi 500.000 euro risparmiati dopo il distacco da Sorical e molti di più risparmiati sul conferimento dei rifiuti e sull’energia elettrica del depuratore, dei pozzi, del municipio e della pubblica illuminazione grazie all’efficientamento energetico. E senza parlare di circa tremila quintali di alimenti fatti arrivare gratuitamente ai nostri compaesani e della percentuale di raccolta differenziata che dallo zero per cento è passata a più del sessanta per cento, del distacco da Sorical e del nuovo impianto di pubblica illuminazione, del recupero delle vecchie sorgive e della realizzazione di cinque pozzi e delle decine di ragazze e ragazzi che hanno svolto il servizio civile e altrettanti operai che hanno fatto i tirocini di inclusione sociale, e tutto questo con quasi tre anni di Covid durante i quali siamo anche riusciti ad evitare grossi problemi nel nostro paese: io – insiste Romano – sono stato sempre con gli infermieri che facevano i tamponi nelle case e negli altri luoghi pubblici, io sono stato con i medici che facevano i vaccini, io ho emesso le ordinanze di quarantena con saggezza e intelligenza coniugando le necessità di lavoro con la salute pubblica e tutto il paese mi è testimone. Così – conclude – si coinvolge la popolazione e così si fa il bene dei cittadini non con l’arroganza, frutto di una vittoria per un solo voto. Ma soprattutto ho tenuto il Paese unito! Simbario sotto la mia guida è stato tranquillo e sereno, senza inimicizie e senza rancore. Ora non più”.