
Guardare alle prospettive, superando le difficoltà “insieme” ed esaltando le eccellenze del territorio. Il convegno “All’ombra dei parchi sboccia lo sviluppo”, inserito all’interno del programma di “SerreinFestival”, si è tramutato nell’occasione per mettere allo stesso tavolo i principali attori pubblici del settore e per ripensare il futuro delle zone montane. Punto focale del dibattito, moderato dai giornalisti Romano Pitaro e Bruno Gemelli, è stato l’intervento dell’assessore regionale all’Ambiente Antonella Rizzo che si è concentrata sulla “creazione di un sistema parchi per rafforzare una valorizzazione turistica, culturale ed enogastronomica” ed ha invitato ad “abbandonare il localismo”. Ma, secondo le sue intenzioni, per centrare questo scopo, “è necessaria un’azione di monitoraggio e di sponsorizzazione del territorio rendendo i parchi fruibili da tutti e riconoscibili”. La strategia dell’assessore Rizzo comprende inoltre “il coinvolgimento dei comuni e l’ascolto delle loro richieste ed offerte”, quello “dell’imprenditoria locale per un turismo innovativo” e “l’ideazione di una linea di marketing territoriale”. “Nel processo di normalizzazione sostenuto dal presidente Oliverio – ha aggiunto l’assessore – entra a pieno titolo la stagionalizzazione del turismo ed il progetto di fruizione contestuale del mare e delle aree interne. Il naturalismo va considerato come una scelta di vita che implica e pretende un’offerta completa”. Quanto al parco eolico che alcuni comuni delle Serre e delle Preserre vibonesi intendono rendere operativo, Rizzo, ferme restando le previsioni normative, ha opposto il suo personale “no”. L’iniziativa è stata aperta dalle affermazioni del professor dell’Università Mediterranea Andrea Rosario Proto incentrate sul “meccanismo di valorizzazione delle nuove figure professionali” e dalle riflessioni del responsabile nazionale per le Aree protette di Legambiente Antonio Nicoletti che ha sottolineato “l’importanza del contesto nella gestione delle aree protette” interpretando come fattori decisivi “la stabilità della governance e della disponibilità di risorse finanziarie”. Il deputato del Pd Bruno Censore ha ripercorso il cammino seguito per l’istituzionalizzazione del Parco delle Serre specificando che “il Mezzogiorno deve colmare un gap anche in termini di qualità” e che l’Ente di tutela ambientale di via Santa Rosellina è ancora “un contenitore vuoto”. Il direttore della Riserva naturale Valli Cupe Carmine Lupia ha poi descritto i tratti distintivi di “un sistema di sviluppo dal basso, le cui basi sono la conoscenza e l’organizzazione dei servizi”. Colto il senso di “SerreinFestival” ed approvata la condotta del governo regionale sulle tematiche dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, il commissario straordinario del Parco delle Serre Mimmo Sodaro ha infine volto lo sguardo alle attività da mettere in campo citando, in particolare, “la realizzazione dei percorsi naturalistici e religiosi, della ciclovia e della ciclopista”.
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