Serra. Un bilancio “politico” a distanza di un anno dalle elezioni: chi sale e chi scende?

È cambiato poco o nulla nei rapporti fra le forze politiche presenti sul territorio a distanza di 12 mesi dalle elezioni amministrative. L’intensità dello scontro fra “La Serra rinasce” e “Liberamente”, ad un anno dall’insediamento del sindaco Luigi Tassone, continua ad essere di livello elevato, mentre sostanzialmente marginale è il ruolo recitato da “In alto volare” nel dibattito politico.
Dare un giudizio, dopo un lasso di tempo relativamente breve, sarebbe sbagliato, tuttavia possono essere esplicitate alcune considerazioni. Il gruppo che amministra la cittadina della Certosa – ormai totalmente aderente al Pd – non ha perso occasione per sottolineare “la pesante eredità ricevuta” in termini finanziari ponendo l’accento sulla situazione debitoria, sul contenzioso e sulla gestione dei rifiuti, “spiegando” così le difficoltà incontrate nella risoluzione dei problemi. Concetti che non sembrano poter essere facilmente smontati, anche se è altrettanto percepibile l’impressione che questo periodo sia stato utilizzato più per capire il funzionamento della macchina amministrativa che per disegnare una efficace attività programmatoria. All’ordine del giorno restano inoltre i temi relativi a viabilità, potabilità dell’acqua, randagismo e sviluppo del territorio: agli “annunci” devono adesso necessariamente seguire i fatti, pena la chiusura della linea di credito aperta dai cittadini. Da valutare è poi l’apporto che riuscirà a dare il deputato Bruno Censore, alla ricerca della conferma parlamentare.
Costante e determinata, anche se talvolta ai limiti della forzatura e dell’eccesso, è stata l’opposizione di “Liberamente”, compagine gratificata dall’esito elettorale, alle prese negli ultimi tempi con le contraddizioni tipiche dei movimenti civici all’interno dei quali convivono diverse anime e diverse vedute. La squadra di Alfredo Barillari punta a ribaltare il risultato al prossimo appuntamento amministrativo, può contare sul malcontento derivante dalle aspettative che andranno deluse, ma deve fare attenzione agli equilibri fra i partiti, specie in occasione delle competizioni politiche.
Non pervenuto, se si esclude la fase iniziale con l’interessamento di Jlenia Tucci sul finanziamento per il potenziamento del sistema idrico e sulle vicende della fondazione Chimirri, il movimento “In alto volare”, che stenta a ripartire dopo la grande delusione elettorale e l’uscita di scena del dominus Nazzareno Salerno. Esistono comunque speranzosi ragionamenti in ottica futura – dalla non semplice concretizzazione – miranti ad un rilancio del centrodestra locale.
Non si intravede “sinergia” fra i diversi gruppi per la crescita del territorio: le barriere restano alte ed ognuno porta avanti le proprie idee dedicandosi alla sconfessione di quelle degli avversari. La politica in senso stretto pare prevalere sugli interessi del territorio.

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