
“Lo Stato negli ultimi anni ha introdotto una serie di aiuti per far fronte all’enorme disagio economico sociale che è cresciuto sul territorio nazionale soprattutto a seguito della pandemia Covid. Tra questi bonus luce, bonus gas e bonus idrico”.
Il segretario provinciale dell’Ugl Domenico Zaffino indica alcuni possibili benefici concentrandosi sull’ultima misura che “viene gestita direttamente dai Comuni e dalle Aziende che somministrano la fornitura l’acqua ad uso domestico”.
“Il bonus sociale idrico – precisa il sindacalista- è stato introdotto in attuazione dell’art. 60 del Collegato Ambientale, il d.P.C.M. 13 ottobre 2016 – Tariffa sociale del servizio idrico integrato che ha previsto un bonus per tutti gli utenti domestici residenti di cui sono accertate le condizioni di disagio economico sociale. Con la Delibera 897/2017/R/idr l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) ha dato attuazione al sistema di compensazione della spesa sostenuta per la fornitura idrica dagli utenti domestici residenti in condizioni di disagio economico sociale, in coerenza con le disposizioni recate dal d.P.C.M. 13 ottobre 2016, prevedendo, mediante l’introduzione di regole uniformi per l’intero territorio nazionale, l’istituzione di un bonus sociale idrico”. Zaffino ricapitola tutti i passaggi e ricorda che “dal 2020, con la conversione in legge del Decreto Legge 124/2019, il bonus è esteso ai beneficiari di Reddito di cittadinanza o di Pensione di cittadinanza (art. 57bis, comma 3) e ricomprende anche gli oneri relativi ai servizi di fognatura e depurazione (art. 57bis, comma 4)”.
“Il bonus – puntualizza – spetta sia agli utenti direttamente titolari di una fornitura per il servizio di acquedotto ad uso domestico residente, sia ai nuclei che utilizzano nell’abitazione di residenza una fornitura per il servizio di acquedotto intestata ad un’utenza condominiale.
Dal 1° gennaio 2021 gli interessati non dovranno più presentare la domanda per ottenere i bonus per disagio economico presso i Comuni o i Caf. Sarà sufficiente che ogni anno, a partire dal 2021, il cittadino presenti la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) per ottenere l’attestazione Isee”.
Zaffino prosegue nella sua dettagliata spiegazione e precisa che “se il nucleo familiare rientrerà in una delle tre condizioni di disagio economico che danno diritto al bonus, l’Inps invierà i suoi dati (nel rispetto della normativa sulla privacy e delle disposizioni che l’Autorità sta definendo in materia riconoscimento automatico dei bonus sociali per disagio economico) al SII*, che incrocerà i dati ricevuti con quelli relativi alla fornitura di acqua, permettendo di erogare automaticamente il bonus agli aventi diritto. Per gli utenti titolari di una propria fornitura, l’erogazione avviene in bolletta: l’importo viene scontato direttamente, in rate successive, nelle bollette che comprendono il periodo di validità dell’agevolazione. Ogni bolletta indica, in un’apposita voce a credito del cliente, la quota del bonus proporzionale al periodo cui la bolletta stessa fa riferimento”.
Dopo questa parte illustrativa, Zaffino critica l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Barillari poiché “o per mancanza di sensibilità verso le condizioni economiche disagiate in cui versano molte famiglie serresi o per ignoranza sugli strumenti che lo Stato dà ai Comuni per far fronte alla forte crisi economica esistente, ancora una volta latita”.
E conclude rincarando la dose: “sarebbe il caso che si desse una mossa, siamo ancora in vigile attesa del cambiamento promesso in campagna elettorale, del famoso distacco da Sorical non si intravede nemmeno il miraggio, ancor peggio si susseguono solo ordinanze di non potabilità dell’acqua, se non la possiamo bere che almeno che almeno ci venga garantito quanto è di nostro diritto e quanto lo Stato ci concede”.