Serra. Tassone contro i predecessori: “Comune portato sull’orlo del fallimento”. Passano Dup e bilancio di previsione

La situazione economico-finanziaria del Comune di Serra San Bruno presenta criticità preoccupanti tali da non far escludere l’ipotesi del dissesto. Questo scenario è emerso nel corso del Consiglio comunale (assenti Alfredo Barillari, Cosimo Polito e Brunella Albano), durante il quale la maggioranza è andata all’attacco dei predecessori sostenendo che “chi si propone come nuovo è stato autore di una situazione disastrosa avendo portato sull’orlo del fallimento l’Ente”.

La seduta si è aperta con l’illustrazione, da parte del consigliere Francesco Zaffino, del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari (senza variazioni rispetto all’anno precedente). Gli esponenti di minoranza Rosanna Federico e Jlenia Tucci hanno chiesto lumi rispettivamente sulla “scelta di vendere il mercato coperto, che si presta ad altri utilizzi a favore della comunità” e sul “mancato utilizzo dell’ex carcere e sulla possibilità di favorire l’aggregazione” ricevendo la replica del consigliere Walter Lagrotteria che ha addotto “regole tecniche che rendono sconveniente la rimodulazione per un diverso utilizzo” nel primo caso e “l’incompletezza del progetto e 5 anni di abbandono totale che hanno creato nodi” nel secondo (la pinacoteca sarebbe “strutturalmente inidonea e mancante di arredo”). Quanto al Paese albergo, il già vicesindaco ha specificato che gli immobili relativi al progetto sono stati acquisiti al patrimonio comunale.

La rappresentante di “Liberamente” ha notato la mancanza di indicazioni circa il distacco da Sorical nel Programma triennale dei Lavori pubblici, ma il sindaco Luigi Tassone ha spiegato che lo stesso “verrà aggiornato” con l’inserimento di “200mila euro per il depuratore di località Ninfo, di 250mila euro per il rifacimento stradale di via Vittorio Veneto e via Mastropietro, di 5-600mila euro per il rifacimento della rete idrica” senza dimenticare “la progettazione di un nuovo acquedotto e diversi Psr in corso”.

Il vero campo di battaglia è stato però il Dup poiché Lagrotteria ha ribadito che quasi ogni azione “è condizionata dalla gestione precedente visto che ad oggi abbiamo riconosciuto 900mila euro di debiti fuori bilancio e altri, diciamo due volte tanto, dovranno essere approvati”. “L’Ente – ha specificato – è in bilico. Siamo partiti da una situazione disastrosa ed il Comune non è fuori da una condizione di difficoltà”. Concetto ripreso da Tassone che ha sentenziato che “è giusto che i cittadini sappiano chi ha sfasciato il Comune e chi stava per mandare in rovina gli imprenditori del territorio”. Interventi respinti da Federico secondo la quale “ogni Amministrazione recrimina sull’operato della precedente” e pronta ad aprire il dibattito, con tanto di perplessità e scetticismo, sul percorso di stabilizzazione degli ex lsu, sul fenomeno del randagismo e sulla raccolta dei rifiuti. Argomenti sui quali Tassone ha ritenuto di aver agito in maniera “seria e  concreta” (ri)annunciando la partenza di un nuovo progetto di raccolta differenziata, lo spostamento dell’isola ecologica dall’attuale ubicazione (dietro lo stadio) entro fine luglio e precisando che “è arrivata l’interdittiva alla ditta del canile”. In sede di discussione del bilancio di previsione (passato con il voto contrario della minoranza) è inoltre emerso che “il Comune deve necessariamente incassare 6 milioni di euro” e che l’importo previsto per il recupero dell’evasione tributaria è di 700mila euro. Dopo il disco verde “all’attuazione negli Enti locali del nuovo regolamento Ue sulla protezione dei dati personali” e l’uscita dall’aula di Federico sono stati approvati 4 rilevanti debiti fuori bilancio. “Debiti – ha chiosato Tassone – che dimostrano il modus operandi della precedente Amministrazione ed il fatto che era prassi non costituirsi anche in processi importanti”.

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