Serra. Situazione debitoria, Tassone: “Trovato un Comune ammazzato”. La minoranza: “L’Amministrazione non mantiene le promesse”

Il quadro, per come lo ha dipinto il sindaco Luigi Tassone, “è drammatico”. Una consistente mole debitoria, nemmeno esattamente definita, aleggia sul Comune di Serra San Bruno e limita, di fatto, le azioni e i potenziali investimenti da porre in essere. Il Consiglio comunale (assenti Rosanna Federico e Adele La Rizza), chiamato ad approvare “il rendiconto di gestione 2016”, vive una nuova puntata dello scontro fra le parti in causa e consegna scenari poco rassicuranti ai cittadini. Dopo l’approvazione dei verbali della seduta precedente, il vicesindaco Walter Lagrotteria rende noto che “il disavanzo tecnico ammonta a 1.670.000 euro” spiegando che “l’adeguamento alla normativa del 2015” riguardante il riaccertamento ha comportato la sottoscrizione di “un piano di rientro che impegna l’ente per 143.000 euro annui” ai quali, per il 2016, vanno ad aggiungersi ulteriori 48.000 euro di disavanzo. “È un’amara eredità – afferma Lagrotteria in qualità di assessore al Bilancio – quella ricevuta: il Comune versa in serie difficoltà finanziarie. Ogni giorno riceviamo richieste di pagamento non basate su atti amministrativi alle quali vanno aggiunti i debiti fuori bilancio, altre transazioni e un contenzioso che ad oggi ammonta a 2.800.000 euro. Le difficoltà di cassa – prosegue – derivanti dalla crescita dei residui attivi e di quelli passivi negli ultimi anni dimostrano il disinteresse della passata gestione”. Il sindaco Luigi Tassone precisa che al 31 dicembre 2016 l’indebitamento è pari a 8.514.000 euro e che ci sono “650.000 euro di debiti fuori bilancio, forse nemmeno riconoscibili”. “Abbiamo tirato la cinghia – sostiene il primo cittadino – regolando i 500.000 euro dovuti a Sorical e rateizzando quanto dovuto in relazione ai rifiuti”. Ottica diversa, invece, quella del leader di “Liberamente” Alfredo Barillari che ricorda “gli impegni presi in campagna elettorale” e asserisce che “il sindaco conosceva la storia politico-amministrativa”. “Eravate coscienti di questo stato di cose, non avete mantenute le promesse – attacca il consigliere di minoranza – e adesso ci dovete dire quali sono le linee programmatiche per superare questa situazione”. “In meno di un anno – aggiunge l’esponente di ‘In alto volare’ Jlenia Tucci – non potevate raggiungere gli obiettivi, ma è chiaro che bisogna effettuare una sana e coerente programmazione perché finora non avete concretizzato quanto scritto nel programma elettorale. Basta parlare dei risultati delle precedenti amministrazioni, ora occorre ripianare la situazione debitoria”. I toni si alzano ulteriormente con Cosimo Polito che critica il continuo rimando all’amministrazione Rosi e denuncia “una progettazione pari a zero”. “È impossibile non parlare di ciò che è stato e di una gestione scellerata –  ribatte Lagrotteria – a noi ora tocca accertare l’evasione e operare una stretta sulle riscossioni”. Tassone ribadisce poi di aver “trovato un Comune ammazzato”. Il punto passa con i voti favorevoli della maggioranza e l’astensione dell’opposizione. Polemiche, infine, sul riconoscimento di legittimità inerente una sentenza del Giudice di pace con Barillari che punta l’indice contro alcuni affidamenti di incarichi a legali.

Contenuti correlati

Commenta per primo

Lascia un commento