Serra. Sfide e tensione, il bilancio di previsione passa con i voti della maggioranza

Un Consiglio comunale (assente Rosanna Federico), che sembra gradualmente perdere i suoi connotati istituzionali a causa di toni sempre più alti, addirittura intervallati da risate e personalismi, dà il via libera al bilancio di previsione 2019/2021 e conferma la tenuta della nuova squadra alla guida dell’Ente, ma vive momenti di sfida ed eccessiva tensione.

Non consono il tono inquisitorio e sin troppo zelante, al punto da apparire pretestuoso, dei fuorusciti dalla maggioranza, non consona la frettolosità con la quale l’attuale maggioranza liquida le pratiche (fondamentali per la vita del Comune) accelerando una discussione che si deve necessariamente svolgere in maniera approfondita nella sede preposta. In questo contesto, ha buon gioco il capogruppo di “Liberamente” Alfredo Barillari a guardare oltre i dettagli e ad insistere sulle linee di indirizzo e sul significato politico dei temi oggetto di confronto.

Che il clima non sia dei più tranquilli lo si capisce sin dall’avvio della seduta, caratterizzata dalla polemica persino sui verbali della seduta precedente. Poi il vicesindaco Jlenia Tucci ragguaglia sul Dup, specifica che “abbiamo evitato di alzare l’addizionale Irpef per come precedentemente previsto”, sottolinea che “metà della popolazione serrese si trova nella fascia che va da zero a 10mila euro” e che “le fasce più deboli vanno tutelate”, punta sugli obiettivi del “rilancio turistico” e del completamento delle “incompiute”, che “vanno messe a sistema e restituite alla collettività”. Barillari ripunta l’indice su “una operazione che ha causato una frattura totale nella cittadinanza” e rileva, riferendosi all’accordo fra “La Serra rinasce” e “In alto volare”, che “questo congiungimento manifesta contraddizioni evidenti” e che “questo tavolo non rappresenta la volontà popolare”. Si domanda soprattutto: “cosa siete politicamente parlando?”.

Gli interrogativi proliferano con gli interventi di Brunella Albano (biblioteca e scuola) e Valeria Giancotti (programmazione e zona Pip), ed il sindaco Luigi Tassone replica che “il bilancio è ingessato ed operiamo con finanziamenti regionali e ministeriali per le attività straordinarie” confermando gli impegni presi sul rinnovamento della biblioteca e sulla revisione dei prezzi della zona Pip che “saranno rivisti ma evitando di incorrere in danni erariali”. Tassone ribadisce inoltre “l’attuazione di un graduale distacco da Sorical”.

A questo punto il consigliere Walter Lagrotteria biasima “il silenzio dei consiglieri delegati” e asserisce che “questa Amministrazione non ha fatto nulla se non aumentare l’Imu” visto che “i progetti in campo sono quelli dell’Amministrazione precedente”. Scarica una valanga di domande su risorse idriche, trasporto scolastico e istruzione, rifiuti, supporto alle realtà associative.

Barillari torna ad invocare le dimissioni prima di febbraio 2020 per andare alle urne nella primavera dello stesso anno, condanna il “teatrino” e “la mancanza di impronta politica” e invita i colleghi a lasciare l’aula. Azione che compie Cosimo Polito e, dopo aver contestato “l’inadeguatezza del Dup”, “la presenza-assenza” dei consiglieri e la validità della seduta, anche Lagrotteria, seguito da Albano e Giancotti. Tassone precisa che “la discussione sul Dup è durata 2 ore e quindi è stata garantita la partecipazione dei consiglieri” interpretando come “strumentale” la “discussione proposta dalla minoranza”. Il Dup, come il bilancio di previsione, passa dunque con 7 voti favorevoli. Nominato infine revisore unico dei conti Agostino Giovanni Francesco.

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