C’è una strana tendenza che può essere riscontrata negli ultimi anni. È quella che vede i ragazzi di Serra San Bruno iscriversi alla scuola media di Spadola (che ricade nell’Istituto comprensivo di Vallelonga) anziché al plesso “Ignazio Larussa” (che ricade nell’Istituto comprensivo “Azaria Tedeschi”). La prosecuzione del flusso comporta la riduzione a 2 sole (numerose) prime classi a Serra: un paio di decenni addietro erano 5. Certo, con meno alunni, ma questi numeri (5 classi contro 2) rendono l’idea delle conseguenze del combinato disposto fra diminuzione delle nascite e “fuga” verso altre realtà.
Ad ascoltare alcuni genitori poco contenti dell’attuale stato di cose le cause sono chiare: i ragazzi di oggi sono eccessivamente movimentati e chi è più timido o riservato rischia di subire effetti negativi; l’elevato numero di discenti incide negativamente sulla capacità di concentrazione e quindi sull’apprendimento. Meglio allora scegliere un posto “più sereno”, in cui un elevato livello educativo possa essere più facilmente garantito.
Questa situazione comporta qualche lieve disagio derivante dallo spostamento nel piccolo paese distante 5 chilometri per le famiglie e non rappresenta una nota di merito né per il sistema scolastico serrese né per la cittadina della Certosa che, in questo senso, dà la sensazione di perdere la sua centralità. Appare trascurabile invece il riflesso economico della vicenda.
Il vero dato su cui riflettere è quello concernente l’aspetto formativo-educativo ed i limiti da porre a comportamenti non esattamente corretti. Su questo la comunità serrese deve riuscire ad ammettere i propri errori scrollandosi di dosso quel “preconcetto” di presunta superiorità che qualcuno continua a manifestare. Serve una maggiore capacità di far rispettare le regole, innanzitutto in famiglia, perché è da là che partono gli insegnamenti. E c’è bisogno di obiettività nella valutazione delle azioni dei propri figli. Il ruolo dei docenti, anch’esso importantissimo, viene comunque dopo il sistema di valori che viene trasmesso entro le mura domestiche. Inutile è poi sottolineare che è preferibile avere fra le mani un libro piuttosto che un cellulare.
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