
Nuovo round tra il vicesindaco Rosanna Federico e i consiglieri Pd Antonio Procopio e Luigi Tassone. L’esponente della maggioranza nel replicare alla controparte rileva che “i serresi non hanno bisogno di sterili polemiche, ma è altrettanto necessario che finalmente, dopo tanti anni, abbiano verità e chiarezza, principi che di certo non mi mancano” e si dice disponibile a confronto, “atti e dati alla mano, alla presenza dei tecnici competenti”.
In particolare, la rappresentante dell’Amministrazione comunale sottolinea che “i tecnicismi in cui cercano di addentrarsi, nulla cambiano all’entità delle passività che ho esposto” e, anzi, “mi danno occasione di aggiungere dati ulteriori quali l’ammontare dei debiti fuori bilancio pari ad oltre 1.000.000 di euro e le passività potenziali (quali procedimenti giudiziari pendenti di cui iniziano a sopraggiungere sentenze di condanna), per oltre 1.800.000 euro”.
Federico ribadisce che “la dichiarazione di dissesto (peraltro prospettata dal consigliere Procopio in Consiglio comunale), non ha conseguenze dissimili da quelle del pre-dissesto, che era stato già dichiarato proprio dalla maggioranza Tassone” e conferma che “tale ‘nefasta’ decisione non abbia bloccato l’attività amministrativa che ha visto, in meno di un anno e mezzo, il realizzarsi di progetti da anni dormienti; l’arrivo di oltre 1.700.000 euro di finanziamenti; il ‘recupero’ di centinaia di migliaia di euro di fondi per i servizi sociali che stavano andando persi; la stabilizzazione dopo decenni degli ex Lsu/Lpu; l’avvio ai lavori di pubblica utilità di decine e decine di percettori del reddito di cittadinanza ecc. e che vede, già a breve, nuovi interventi e tanto altro ha in cantiere”.
Quanto poi “all’attività di riscossione, (che, ricordo, per il periodo fino al 31/12/2020 rientra nella competenza dell’Osl), da parte nostra – aggiunge – si è provveduto ad emettere i ruoli di competenza e ad adottare ogni azione affinché tutti paghino i tributi dovuti, con ciò garantendo i servizi. Lo stesso non può dirsi, invece, per chi ci ha preceduto, ivi compreso chi parla, considerato che anche i residui attivi (ovvero proprio i crediti non riscossi) pari a circa 6.500.000 euro hanno messo in ginocchio la stabilità economica dell’Ente”.
In riferimento alle “considerazioni che tirano in ballo alcuni/alcune dirigenti, la cui veridicità avremo modo di verificare”, Federico non ritiene di “commentare il biasimevole gesto di voler politicizzare l’apparato burocratico col quale, noi invece, ognuno per i rispettivi ruoli, quotidianamente collaboriamo per portare a Serra quanti più risultati possibile”.
Il vicesindaco, infine, rassicura sul fatto che “abbiamo chiare le idee e le azioni da compiere per proseguire nel cambiamento che già abbiamo avviato anche col coraggio di adottare scelte, apparentemente impopolari, ma che finalmente non volgono a nascondere la polvere sotto il tappeto, ma ad un reale risanamento ed alla ripartenza della nostra cittadina”.