Il sindaco Alfredo Barillari ed il vicesindaco Rosanna Federico hanno fatto il punto della situazione sui due argomenti cardine di questa fase politico-amministrativa attraverso un video informativo rivolto ai cittadini nel quale non sono mancate le controffensive nei confronti dei gruppi di opposizione.
Il primo cittadino ha premesso che questi argomenti “sono usati dall’opposizione per avere visibilità” e ha ricostruito le vicende relative alla Casa della comunità, che è “un servizio di Sanità territoriale ed è dunque un qualcosa di diverso dalla rete ospedaliera”, sostenendo di aver proposto l’ubicazione al di fuori dei locali dell’ospedale”. “Dalle interlocuzioni con il commissario alla Sanità Occhiuto – ha precisato – è emersa la garanzia che il ‘San Bruno’ sarà riconosciuto come ospedale di zona disagiata, cosa ribadita nell’Atto aziendale dell’Asp che rispetto al passato vede una riorganizzazione dei servizi ospedalieri nero su bianco. L’Atto aziendale è stato discusso pochi giorni fa nella Conferenza dei sindaci nella quale ho ribadito che secondo noi la Casa della comunità deve essere allocata al di fuori della struttura ospedaliera e nella quale non ha partecipato il Comitato”. Il primo cittadino ha specificato che nella discussione sulla Casa della comunità “abbiamo fatto partecipare tutti” e “ci sono stati tre Consigli comunali aperti nei quali i cittadini hanno potuto porre le loro domande”. Inoltre, “nell’incontro fra Dipartimento regionale, commissario Asp e Comune, ha partecipato il consigliere Biagio Figliucci che, nel valutare le varie soluzioni, ha accettato di poter allocare la Casa della comunità nei locali del seminterrato dell’ospedale”.
Il vicesindaco Rosanna Federico ha bollato come “illazioni” le parole di “chi vorrebbe far passare la normativa regionale come una decisione dell’Amministrazione comunale in contraddizione alle battaglie che abbiamo sempre portato avanti sul distacco da Sorical”. “Con la legge regionale n. 10 risalente all’aprile 2022 – ha puntualizzato – la Regione Calabria ha istituito l’Autorità per i rifiuti e le risorse idriche calabresi che subentrerà nell’esercizio associato di tutte le funzioni pubbliche relative a servizio idrico integrato e rifiuti solidi urbani. Ciò significa che le reti idriche, lo smaltimento dei rifiuti, la fatturazione, la bollettazione e la riscossione passeranno a questo soggetto regionale che sostituirà le Ato e subentrerà nei rapporti con i cittadini calabresi estromettendo quindi dal rapporto diretto i Comuni”. Federico ha rilevato che “la legge regionale prevede l’obbligatorietà per i Comuni di partecipare a questo soggetto pubblico” e, “in mancanza di adesione, ci sarà una diffida da parte della Regione, e poi sarà nominato un commissario che andrà a sostituire il Consiglio comunale nell’effettuare l’adesione”. Tale procedura è stata applicata negli ultimi giorni con il commissariamento dei Comuni di Gioia Tauro, Pianopoli, Acquaformosa e San Giovanni di Gerace che, non hanno aderito ad Arrical ed hanno invece approvato delibere di non adesione alla nuova Authority. “Il Comune di Serra – ha precisato – visto che la situazione non era chiara, non ha deliberato entro il termine previsto del 10 dicembre decidendo di rinviare la decisione anche perché siamo in attesa dell’esito dei ricorsi ai cronoprogrammi proposti da altri Comuni. Ha atteso la definizione di un fondo di rotazione a cui si dovrebbe accedere per effettuare gli interventi di manutenzione straordinaria sulla rete idrica. Sarebbe da folli in questo momento – ha rimarcato – andare a fare interventi sulla rete idrica a spese del Comune quando queste spese dovrebbero essere a carico del nuovo soggetto. Il distacco da Sorical che avevamo iniziato a progettare è stato quindi fermato per effetto della formulazione di questa legge e dei suoi effetti”.
“Di fronte ad un marasma politico che si è disaggregato dopo le elezioni amministrative – ha poi concluso Barillari – il nostro gruppo, fatto di giovani competenti che hanno tanta voglia di mettersi in gioco per la nostra cittadina, continuerà ad andare avanti in maniera unita e forte per il solo interesse dei serresi”.