
“La problematica inerente al randagismo è arrivata ormai ad una condizione insostenibile per l’intera cittadinanza”. È quanto affermano i consiglieri comunali di “Liberamente” Alfredo Barillari, Rosanna Federico e Cosimo Polito.
“Nonostante i continui annunci dell’Amministrazione comunale dell’ultimo anno – sostengono gli esponenti di minoranza – i cittadini di Serra San Bruno sono costretti a convivere con diversi branchi di cani che girovagano per le vie del paese attentando, in alcuni casi, all’incolumità delle persone”. A tal riguardo sarebbero numerose le segnalazioni pervenute al movimento civico serrese, aventi come oggetto “anche aggressioni avvenute nei confronti di bambini che in questi giorni, con la riapertura delle scuole, non sono liberi e sicuri di percorrere le vie a loro più familiari”.
“Alle segnalazioni di altri cittadini, alcuni dei quali hanno agito per vie legali nei confronti dell’Ente – attaccano i rappresentanti di opposizione – si somma l’appello ormai disperato di giovani volontari che più volte si sono rivolti al sindaco ricevendo, però, solo promesse tramutate nel tempo in un atteggiamento di indifferenza. Si tratta di cittadine e cittadini sensibili al problema, spesso impegnati anche finanziariamente nel risolvere i casi di abbandono e che si spendono affinché non avvengano altri casi di inciviltà come gli avvelenamenti accaduti a più riprese nel corso del tempo.
Nei confronti di tutta la cittadinanza, l’Amministrazione comunale non può più ‘lavarsene le mani’ provando ad affidare il servizio ad una struttura della quale ancora si attende l’interdittiva prefettizia antimafia. Le risorse stanziate, inoltre, non risolverebbero il problema perché utili, al massimo, per il ricovero di una decina di cani mentre i randagi presenti a Serra raggiungono ormai un numero molto più alto. Manca quindi, anche in questo caso, un approccio programmatico al problema che potrebbe risolvere l’emergenza e creare sviluppo”. Dalla critica gli esponenti di “Liberamente” passano alla proposta sostenendo che “è nostra convinzione che la cifra destinata in bilancio potrebbe essere investita in un progetto di microcredito per la creazione di un rifugio in cui i cani randagi possano essere sterilizzati per poi essere dati in adozione. A tal riguardo, i ‘volontari’ che si sono preso carico del problema sono riusciti a fare adottare più di trenta cani adulti e una cinquantina di cuccioli abbandonati sul territorio comunale, dimostrando un forte impegno civico.
Un segnale di sviluppo che dovrebbe essere raccolto e implementato da chi propaganda da più di un anno solo ed esclusivamente circa l’ordinaria amministrazione ma – è la stilettata finale – che non comprende, a quanto pare, che il decoro urbano della nostra cittadina passa anche dalla sicurezza dei cittadini e dalla civiltà nei confronti degli animali”.
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