Serra. Punto INPS e Agenzia delle Entrate: Bruno Rosi sollecita l’intervento del sindaco

Bruno Rosi, ex sindaco di Serra San Bruno ed oggi esponente di Fratelli d’Italia, si rivolge direttamente all’attuale Primo Cittadino, Luigi Tassone, con una lettera avente ad oggetto il Punto INPS e l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate. Di seguito il testo integrale della missiva:  “Preg.mo Sindaco, Le faccio perdere cinque minuti del Suo tempo per esternarLe le mie preoccupazioni, in qualità di ex sindaco di questo Comune, ma sopratutto in qualità di cittadino di Serra e del comprensorio delle Serre, in merito alla situazione dello sportello INPS, che in questi giorni è di

strettissima attualità, ma anche alla situazione che prossimamente si presenterà sul Suo tavolo e che riguarderà l’Agenzia delle Entrate. Per quanto riguarda l’INPS, quando è stato chiesto al Comune di fornire gratuitamente i locali per allocare gli uffici perchè altrimenti, non potendo, a loro dire, sostenere le spese per l’affitto dei locali che ospitavano gli uffici dell’Agenzia di Serra San Bruno, avrebbero dovuto procedere alla chiusura degli stessi, non si è mai minimamente accennato al ridimensionamento da Agenzia a semplice ed anonimo sportello; gli accordi erano che il Comune avrebbe provveduto a sgravare l’Ente dal canone di affitto fornendo gratuitamente i locali e l’INPS avrebbe continuato a mantenere inalterato l’assetto dell’ufficio cioè avrebbe proseguito l’attività dell’Agenzia INPS di Serra San Bruno; purtroppo, dopo aver ottenuto ciò che voleva, vale a dire l’esenzione totale dei costi di gestione (e non mi riferisco solo alla fornitura dei locale, ma anche alle spese di gestione relative al riscaldamento ecc..), l’INPS ha ridotto drasticamente la sua presenza a Serra San Bruno trasformando quell’Agenzia, che da oltre 25 anni dava risposte alla popolazione di un territorio particolarmente disagiato come il nostro, a semplice sportello. Mi auguro che ciò sia stato un atto unilaterale da parte dell’INPS, anche se Lei mi pare sia più volte intervenuto con comunicati stampa con i quali, forse sottovalutando il problema, minimizzava la questione mettendo in risalto le rassicurazioni che i vertici regionali dell’Ente avevano fornito all’ex deputato Censore. Non essendo questi i patti e gli impegni assunti a suo tempo dall’Ente, La invito ad intraprendere tutte le iniziative necessarie al mantenimento di questo presidio di civiltà e non trascuri assolutamente la possibilità di adire le vie legali nei confronti dell’INPS per inadempienza degli impegni assunti e per l’ingiustificato ridimensionamento dell’Agenzia di Serra San Bruno.
Mi permetto di segnalarLe l’imminente ed analoga problematica che riguarda l’ufficio di Serra San Bruno dell’Agenzia delle Entrate; veda di intervenire quanto prima con chi di dovere altrimenti, non appena andranno in pensione i dipendenti che risiedono a Serra San Bruno, il comprensorio delle Serre verrà ancora una volta privato, ma è meglio dire defraudato, anche di questo importante presidio di civiltà.
Sia nel primo che nel secondo caso non possiamo accettare passivamente che il mantenimento in vita di un ufficio pubblico che serve un bacino d’utenza di circa 40mila abitanti possa e debba dipendere dalla presenza nell’organico dell’Ente di dipendenti residenti nella zona.
Confidando nella Sua sensibilità, colgo l’occasione per porgerLe cordiali saluti”.

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