Serra, provvedimenti della Giunta per contenere i costi energetici: stop ai lampioni dall’1.30 alle 4.30 nelle zone considerate sicure

In considerazione dell’aumento esponenziale dei costi per gas ed energia elettrica che sta colpendo famiglie, imprese e Amministrazioni pubbliche e visto che i costi energetici sopportati dal Comune di Serra San Bruno sono aumentati fino al 300%, la Giunta ha deciso di adottare delle linee di indirizzo nei confronti dei responsabili dei diversi Settori al fine di rendere l’esborso compatibile con il bilancio comunale. L’intenzione è quella di ridurre i consumi attraverso delle misure straordinarie ed urgenti. 

In particolare, si provvederà “allo spegnimento dei corpi illuminanti superflui o meramente ornamentali” e “all’accensione di un corpo illuminante ogni due, uno ogni tre, o anche spegnimento completo di alcune linee, previa verifica della compatibilità della misura zona per zona e sentita, sulle zone più a rischio per commistione di traffico veicolare e pedonale dove si renda necessaria una migliore illuminazione, anche la Polizia municipale ed eventualmente altre Forze dell’Ordine presenti sul territorio”. Stabiliti inoltre “lo spegnimento completo nelle zone residenziali ove non sussistono particolari esigenze di sicurezza dalle ore 1.30 alle ore 4.30” e “la verifica continua e costante del funzionamento degli impianti fotovoltaici di titolarità comunale ed adozione di ogni misura necessaria per il migliore sfruttamento energetico ed economico degli stessi”.

“Ci aspetta un inverno difficile – ha commentato il sindaco Alfredo Barillari a margine della riunione dell’Esecutivo – nel quale le ripercussioni della guerra in Ucraina saranno ancora più dure per quanto concerne i costi dei consumi energetici.

Così come imprenditori e famiglie stanno vivendo in modo drammatico l’aumento delle spese, in particolare, su luce e gas, anche le amministrazioni comunali vedono i costi lievitare. Gli aiuti destinati dal governo non bastano, serve molto di più. Dopo la lunga emergenza Covid stiamo vivendo una crisi che, dal punto di vista energetico, potrebbe assumere gli aspetti di un’economia di guerra”.

Per il primo cittadino, si tratta di “una scelta che, purtroppo, stando così le cose, credo che anche altre Amministrazioni dovranno assumere al fine di salvaguardare i già precari bilanci comunali. È, infatti, un tema di fondamentale importanza che necessita di essere affrontato con determinazione e prontezza”.

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