Serra. Ospedale, Tucci: “Non ci rassegneremo mai ad essere marginali”

Il consigliere comunale di "In alto volare" Jlenia Tucci

“Sappiamo che non è facile uscire da una situazione penalizzante da diversi punti di vista, ma è proprio per questo che chiediamo di raddoppiare gli sforzi e di dare risposte celeri”. È quanto afferma il consigliere di minoranza Jlenia Tucci a margine del dibattito sulla sanità nelle Serre svoltosi nel palazzo municipale.

“Durante la conferenza dei sindaci – sostiene l’esponente di ‘In alto volare’ – abbiamo ascoltato le difficoltà che si trova ad affrontare l’Asp di Vibo nel cercare di dare risposte al territorio, ma prima abbiamo anche ascoltato la voce di cittadini esasperati che non ce la fanno ad attendere un’ambulanza che non arriva, di ammalati costretti a compiere lunghi viaggi per curarsi, di madri che lamentano l’assenza di un pediatra nel fine settimana. Sono esigenze improrogabili che richiedono l’adozione di provvedimenti tempestivi: il territorio, per questo e per altri motivi, è in fin di vita e tutti dobbiamo fare la nostra parte per superare questo momento”.
“Con questo spirito e con senso di responsabilità – argomenta Tucci – ho raccolto l’invito del sindaco Tassone a partecipare all’incontro in cui ho avuto modo di offrire la mia opinione. Ho visto determinazione e voglia di lottare in alcuni sindaci, in altri mi è sembrato di scorgere una sommessa rassegnazione. La mia intenzione è quella di partecipare attivamente ad una lotta comune in cui ognuno, con i propri convincimenti e le proprie idee ma senza le barriere della politica, offre un valido contributo.
L’immagine della sanità è compromessa, ma noi dobbiamo ripartire da un lavoro attento e costante per far recuperare quella fiducia che va scomparendo.
Dobbiamo ottenere quello che ci spetta e che è indicato nell’ultimo decreto del commissario Scura, dobbiamo insistere per avere non solo un reparto di Lungodegenza perfettamente funzionante ma anche per avere un Pronto soccorso all’avanguardia. Accontentarsi di una struttura che si dedica solo alla riabilitazione e alla cura dei pazienti cronici – conclude Tucci – vorrebbe dire riconoscere che questo territorio è marginale e senza prospettive di crescita. Noi vogliamo, invece, che i giovani costruiscano qui il loro futuro”.

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