Serra. L’Istituto “Einaudi” ospita l’autore Danilo Chirico

Sabato l’Istituto d’Istruzione superiore “Luigi Einaudi” di Serra San Bruno, guidato dal dirigente scolastico Antonino Ceravolo, alle ore 10:30 presso l’Aula Magna, ospiterà l’autore Danilo Chirico.
L’evento è il terzo incontro della programmazione del progetto didattico ‘Incontro con gli autori’. Dopo i rituali saluti del Dirigente Scolastico Antonino Ceravolo, Danilo Chirico dialogherà con la Prof.ssa Caterina Villì, docente di lettere del Liceo, e con gli alunni lettori del romanzo ‘ChiaroScuro’ (Bompiani 2017).
Danilo Chirico è calabrese, nasce a Reggio Calabria. In seguito la vita lo traghetterà a Roma dove svolge principalmente l’attività di giornalista d’inchiesta. Ha coordinato il quotidiano lanuovaecologia.it e numerose redazioni di quotidiani locali in Calabria (tra cui il Domani della Calabria, il Domani di Cosenza, Calabria Ora) dove si è occupato di politica cronaca nera e giudiziaria.
Ha lavorato per giornali, riviste e agenzie di stampa tra cui Diario, l’Unità, il quotidiano online Repubblica.it, l’agenzia di stampa parlamentare Dire, Il manifesto, il settimanale Panorama, il mensile La Nuova Ecologia. È autore televisivo ha lavorato a programmi di informazione per Raiuno, Raitre e altre emittenti (Raiuno: ‘Cose nostre’Programma di approfondimento sulla mafia/ Documentari; Raitre: Agorà Estate, quotidiano di informazione televisiva, autore della rubrica Moviolone).
Ha scritto i documentari ‘Il verde e il grigio’ (Rainews24) e ‘Scuole tossiche’(Current tv). È sceneggiatore della web serie Rai ‘Angelo’. Ha scritto saggi sul Mezzogiorno, le mafie a Roma e al Sud, l’estetica dell’antimafia. Da ricordare il dossier ‘Under – Giovani, mafie e periferie’ e ‘Roma tagliata male’ (2013), con cui anticipa molti dei temi dell’inchiesta della Procura di Roma su Mafia Capitale.
Il suo libro ‘Dimenticati. Vittime della ‘ndrangheta’ (scritto con Alessio Magro, Castelvecchi, 2010) ha vinto il premio ‘Indro Montanelli’ 2011 e il premio internazionale ‘Giannino Losardo’ (2011).
Gli altri suoi libri sono ‘Il caso Valarioti’ (con Alessio Magro, Round Robin Editrice, 2010, vincitore del Premio Urbastrill), ‘Onorevoli figli di’ (scritto con Raffaele Lupoli, Rinascita, 2009) e ‘Il sangue dei giusti’ sulle storie delle vittime di ‘ndrangheta Ciccio Vinci e Rocco Gatto (con Claudio Careri e Alessio Magro, Città del sole, 2007).
È autore con Pietro Grasso, Giuseppe Pignatone, Nando dalla Chiesa e altri del volume ‘L’area grigia della ‘ndrangheta’ (Aracne editrice, 2012).
Per il volume ‘Passaggio di testimone – 11 giornalisti uccisi dalla mafia e dal terrorismo’ (Navarra editore, dicembre 2012) s’è occupato della storia di Beppe Alfano con un testo dal titolo ‘La variabile del tempo’.
Dal 2005 partecipa alla scrittura del Rapporto Ecomafia di Legambiente.
Nel 2010 è stato tra i curatori di Arance insanguinate – Dossier Rosarno. Nel 2009 ha fondato l’Archivio multimediale Stopndrangheta.it.
Ha curato la collana Corsari per Round Robin Editrice.
Ha fondato nel 2005 l’Associazione antimafie daSud di cui oggi è presidente.
Restart!, altra sua creatura, giunto alla terza edizione, è il Festival della creatività antimafia e dei diritti di Associazione daSud. Un progetto, realizzato con il sostegno del Miur, che ha uno slogan molto forte ‘per promuovere la cultura come antidoto contro le mafie’ pensato per offrire un nuovo punto di vista sulla nuova geografia delle mafie, per fare dell’antimafia e dell’affermazione dei diritti un punto di vista, infine promuovere nei giovani il ruolo della cultura come antidoto contro i clan; realizzato anche con il sostegno del Miur.
È ideatore e portavoce del progetto sperimentale di educazione non formale e cultura ÀP, Accademia Popolare dell’Antimafia e dei Diritti attivo a Roma dal 2016.
È stato dirigente di Legambiente Calabria.
Molto noto è il suo blog Mammasantissima (Mammasantissima è il suo progetto di scrittura).
ChiaroScuro (Bompiani, 2017) è il primo romanzo di Danilo Chirico, un noir moderno che appassiona fino all’ultima riga.
Francesco Musolino sul Messaggero (13 agosto 2017) ha espresso bellissime parole su ChiaroScuro (“In quel titolo un apologo sciasciano tra le ombre calabresi”), su cui ha avvertito qualche traccia del ‘maestro Sciascia’ se non per altro per quella linea della palma che in Sciascia diventa ‘la linea del caffè ristretto’ del ‘caffè forte’ degli ‘scandali’. Un’espressione figurata per descrivere l’estendersi della mafia e della mentalità mafiosa dall’Italia all’Europa di allora, oggi diremo un fenomeno dalle dimensioni ‘planetarie’ e Chirico ne dà un affresco davvero inquietante.

Contenuti correlati

Commenta per primo

Lascia un commento