Serra, l’insegnamento della campionessa olimpionica Quirot: “Lo sport mi ha fatto diventare una persona migliore”

Educare alla pratica motoria ed alla coltivazione dei più sani valori partendo dall’esempio di chi ha fatto della sua esperienza sportiva una metafora di vita. Ha avuto questo scopo l’iniziativa svoltasi nella sala conferenze del Parco delle Serre – organizzata dall’Asd “CorriCastrovillari”, dal Comune di Serra San Bruno, dalla Fidal (Federazione italiana di atletica leggera) e dalle Asi (Associazioni sportive sociali italiane) – che ha avuto come protagonista la due volte campionessa mondiale e medaglia d’argento ai Giochi olimpici di Atlanta 1996 negli 800 metri piani Ana Fidelia Quirot.

Dopo le considerazioni introduttive del responsabile Fidal Calabria – Settore Master Gianfranco Milanese, che ha illustrato le attività relative all’atletica leggera (corsa, salti e lanci) e ribadito l’insegnamento di Pietro Mennea secondo cui “la fatica non è mai sprecata”, il sindaco Alfredo Barillari ha inteso “lo sport come testimonianza di vita” precisando che l’Amministrazione comunale punta a “riqualificare molti luoghi da dedicare allo sport” e a “migliorare i rapporti con le associazioni sportive”.

Anche il commissario del Parco delle Serre Alfonso Grillo si è concentrato sul ruolo dello sport che “permette di entrare in competizione, ma anche di unire le forze e coltivare valori” per poi annunciare che l’ente che rappresenta “avvierà con le scuole progetti di comunicazione ed educazione ambientale”.

Nel corso del dibattito è stata inoltre letta la missiva del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso che ha indicato lo sport come “strumento sociale e momento di crescita”.

L’ex atleta azzurro Domenico Ricatti (medaglia d’oro sui 10 km 2011 e 2012) ha coinvolto gli studenti presenti con simpatici aneddoti trovando il modo di sottolineare che “gli effetti dell’attività atletica si riversano positivamente sul morale e sul fisico” e che “il movimento è essenziale per la vita”. “L’istruzione e l’attività motoria – ha in particolare affermato – vanno di pari passo e già nei secoli scorsi si è cercato di coniugare questi due profili”.

Emozionata e vogliosa di approcciarsi con gli studenti si è dimostrata Ana Fidelia Quirot, che ha raccontato le modalità di sostegno di Cuba agli sportivi. “Nelle scuole – ha spiegato – vengono vagliati i ragazzi di talento e, anche se non ci sono strutture di assoluto rilievo, si cerca di invogliare i giovani. Lo sport – ha aggiunto – allontana i problemi, è socialità, apre nuovi orizzonti. Ho avuto un incidente grave (ustioni sul 38% del corpo), ma ho avuto la forza di andare avanti. Sono stata sottoposta a 21 interventi, ma grazie allo sport sono riuscita a proseguire. Lo sport – ha concluso – mi ha fatto diventare una persona migliore”. Innumerevoli le domande degli alunni, desiderosi di conoscere una campionessa dello sport e della vita.

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