Serra, l’arrivo di Occhiuto svela i movimenti in Forza Italia: un nuovo gruppo punta al rilancio del centrodestra

Finora solo pranzi ristretti, incontri informali, trame tessute nelle stanze o via telefono. Una campagna elettorale blanda, senza squilli o note di rilievo. A spezzare questa insolita quiete è però la manifestazione che avrà luogo oggi pomeriggio, a partire dalle 16, nella storica piazza Azaria Tedeschi, alla quale prenderanno parte il coordinatore regionale di Forza Italia Giuseppe Mangialavori e la presidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza Licia Ronzulli con protagonista dell’evento il candidato alla Presidenza della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Una iniziativa che è il sintomo di un nuovo fervore, che si pone in discontinuità rispetto ad una fase in cui la politica è stata di fatto offuscata da una perdurante ondata di protesta, da tendenze antisistema, da critiche serrate alla gestione della cosa pubblica. E che sembra testimoniare l’emergere di dialoghi, di movimenti che sottendono alla costruzione di nuove situazioni. 

L’arrivo dei big del partito azzurro sembrerebbe sia dovuto – oltre a motivi prettamente elettorali – anche al fatto che due terzi dei candidati della lista “Per Serra insieme” (oltre ad altri esponenti che hanno partecipato attivamente alla costruzione della stessa) abbia aderito alla compagine berlusconiana contribuendo concretamente alla campagna di tesseramento. L’obiettivo del sorgente gruppo è quello di porsi come punto di riferimento per il partito azzurro nell’entroterra vibonese, facendo riconquistare al centrodestra locale la centralità perduta. Un lavoro non facile considerando l’instabilità del quadro politico, ma che ha portato all’individuazione di una comune base di partenza per la costruzione di un progetto politico di ampio respiro. 

Il primo banco di prova è imminente: la competizione regionale darà delle risposte riguardo alla consistenza numerica. In questo senso, va verificato il punto di equilibrio tra rappresentanti politici che oggi si collocano su opposti versanti della barricata politica serrese. L’unico dato certo è che Forza Italia (o, meglio, ciò che deriverà dalla sua evoluzione) è riuscita a (ri)proporsi come partito attrattivo per l’elettorato liberale e moderato.

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