
Un’autentica festa per dare rilievo ad un momento che può segnare un “risveglio”, una nuova attenzione verso il patrimonio culturale. Con l’introduzione melodica dell’associazione musicale “Città di Serra San Bruno” e la benedizione di don Leonardo Calabretta, è stato inaugurato il Museo Pinacoteca che, nel primo mese, ospiterà “Arte in mostra”, la collezione municipale di Serra in mostra.
Dopo il taglio del nastro, è stato il vicesindaco Jlenia Tucci a sottolineare “l’importanza dell’evento per tutti i serresi”. “È una struttura – ha spiegato – finanziata con fondi pubblici, completata nel 2015 e finalmente restituita alla comunità che darà voce ai nostri artisti. La cultura apre le menti dei popoli e può diventare strumento di sviluppo economico”. Decisivo è stato il ruolo dello storico d’arte Domenico Pisani, figlio dell’artista Giuseppe Maria Pisani e direttore artistico che “si è speso per amore dei serresi”. Oltre a lui ed agli artisti che hanno contribuito con l’esposizione delle loro opere, Tucci ha ringraziato i dipendenti comunali e tutti coloro che hanno collaborato per il completamento della struttura.
“Abbiamo voluto condividere queste opere con la cittadinanza – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Maria Rosaria Franzè – ed intendiamo valorizzare gli artisti serresi”. Una targa di ringraziamento è stata consegnata a Pisani, mentre un omaggio floreale è stato destinato a Melina Ceraso, moglie del celebre giornalista, scrittore e pittore Sharo Gambino.
Pisani ha poi puntualizzato che “il percorso è suddiviso in 3 sezioni: una dedicata agli artisti (Angelo Calafati, Gaetano Barillari, Sharo Gambino, Salvatore Pisani, Bruno Scrivo e Giuseppe Maria Pisani), una al parlamentare e più volte ministro di origini serresi Bruno Chimirri ed ai sindaci serresi del 1800 ed una ai caduti della Grande Guerra. Ogni opera è dotata di pannelli didattici esplicativi”.
La mostra “Arte in Comune” è stata dunque pensata per “condividere una piccola collezione di quadri e oggetti d’arte di proprietà comunale con i cittadini”. La speranza è che “questa esposizione possa essere foriera di comodati, da parte dei cittadini serresi, allo scopo di allestire nuove mostre di opere che possano estendere la conoscenza di un patrimonio frammentario ma fondamentale per ricostruire la storia di tanti artisti che nei secoli passati hanno reso nota Serra San Bruno in tutto il Regno di Napoli”.









