
L’opposizione serra i ranghi, prepara la costruzione di un percorso unitario e protesta contro l’operato dell’Amministrazione comunale, considerata responsabile di “danni economici e d’immagine incalcolabili per i cittadini”. Si riassume così la conferenza stampa organizzata dai consiglieri di minoranza, che hanno ricostruito e commentato questa prima fase di consiliatura.
IL DISSESTO Ad aprire le contestazioni è stato Antonio Procopio che ha premesso che “senza confrontarsi, l’Amministrazione comunale a luglio 2021 ha dichiarato il dissesto”. “A dicembre 2022 – ha spiegato entrando nel merito della questione – erano pervenute 123 istanze (fra quelle nei termini e quelle giunte oltre i termini) e la massa passiva era stata inizialmente quantificata in 11.280.000 euro, da cui sono stati tolti 5.900.000 euro. Sono rimasti 5.300.000 euro più i residui passivi. L’Organismo straordinario di liquidazione, il Ministero dell’Interno e la Corte dei Conti hanno invitato ad attivare la procedura semplificata che avrebbe portato ad un abbattimento del 50% e dunque ad un debito complessivo di 3.400.000 euro”. Secondo quanto ha sostenuto Procopio, “l’Amministrazione non ha aderito a tale procedura senza dare motivazioni e ora non si sa come procedere, né quando si potrà chiudere il dissesto, mentre seguendo la procedura semplificata dal 2024 si poteva avere un Comune risanato”. Sulla stessa scia hanno proseguito Biagio Figliucci, che ha sottolineato che “la comunità ha bisogno di risposte urgenti”, e Luigi Tassone, che ha criticato “una coalizione che in campagna elettorale ha sbandierato competenze che non si vedono e un cambiamento che in realtà è mero populismo”. L’ex sindaco ha parlato di “Amministrazione in affanno, amministrativamente e politicamente incapace che, per bocca del vicesindaco, aveva indicato il dissesto quasi come un qualcosa di positivo”. “Dichiarare un dissesto per 3.400.000 di euro – ha aggiunto – è un fatto grave e temo che con questa Amministrazione se ne possa dichiarare un secondo. Inoltre, il 28 novembre scorso abbiamo avanzato una richiesta di accesso agli atti sulla corrispondenza fra Osl e Amministrazione, ma non ci è stata data nessuna risposta. È chiaro che ormai non riescono a gestire nemmeno l’ordinario”. Vito Regio, utilizzato il suo tipico stile, ha alzato il tiro parlando di “incoscienza”, asserendo che “non c’erano le condizioni per dichiarare il dissesto” e ha proposto una riflessione sul fatto che “il revisore ha dato parere favorevole ad Piano di riequilibrio e, dopo circa un mese e mezzo, ha dato parere favorevole alla dichiarazione del dissesto”.
IL PERCORSO UNITARIO Nella parte finale del suo intervento, Tassone ha aperto la strada a nuovi scenari. “L’opposizione – ha in particolare affermato – è vigile, responsabile, costruttiva, forte e vuole il bene della comunità. Intendiamo gettare le basi per un programma unitario e costruire una larga coalizione civica”. Anche Regio ha utilizzato la locuzione “unica opposizione”. Su specifica domanda volta a chiarire il significato di tali affermazioni, lo stesso Regio ha confermato che “c’è un progetto per risollevare le sorti del paese” poiché “la cittadina ha bisogno di persone con competenze” e quindi “abbiamo deciso di intraprendere questo percorso per verificare se ci sono le condizioni per creare un percorso unitario”. Il concetto è stato ribadito e rafforzato da Procopio (“Ragioniamo su un programma che ci potrà vedere insieme nella prossima campagna elettorale”) e da Tassone, che ha ammesso che “questa conferenza stampa ha un significato politico” e che “lavoriamo per costruire un programma e una coalizione partendo non dai candidati ma da Serra e dai serresi”.
Per come è emerso dalla discussione, questa “collaborazione” sarà “sperimentata nei prossimi mesi” a cominciare dall’approccio a temi fondamentali come quello della Sanità.
