Serra, gli studenti della scuola media ricordano la Shoah: testimonianze e riflessioni

In occasione della Giornata della Memoria si è svolta, presso il salone della scuola media “Ignazio Larussa” ricadente nell’Istituto comprensivo “Azaria Tedeschi”, un’importante manifestazione di approfondimento della Shoah alla quale hanno preso parte le classi terze della stessa scuola secondaria di primo grado, le istituzioni militari, politiche e religiose. L’iniziativa è stata aperta da un collegamento video con Tullio Foà, ultimo esponente della comunità ebraica di Napoli, che ha evidenziato le differenze nella vita di bambini e ragazzi italiani e dei loro coetanei ebraici negli anni ’40.

Presente il signor Salvatore Amato (figlio del deportato serrese Gerardo Amato), che ha raccontato le gravi difficoltà e le paure vissute dal padre, che lo hanno tormentato fino alla fine dei suoi giorni. 

Anche Vincenzo Giofrè (nipote del deportato omonimo) ha descritto le esperienze del nonno, carabiniere a cavallo, morto nel campo di concentramento a Mauthausen.

È inoltre intervenuto il parroco don Leonardo Calabretta, che si è rivolto ai ragazzi sostenendo che “non devono esistere distinzioni di razza”.

Il delegato regionale della comunità ebraica di Napoli, Roque Puguese, ha parlato delle comunità ebraiche italiane affermando in particolare che “accanto alla memoria del male di oggi ci deve essere la memoria del bene del futuro”.

Specifiche riflessioni sono state inoltre espresse dal dirigente scolastico Giovanni Valenzise, dal sindaco Alfredo Barillari, dal commissario capo della Polizia di Stato Giammarco Perri, dal capitano della Compagnia dei Carabinieri Tarantino Pierantonio. Il comune messaggio dato ai ragazzi è  stato il seguente: “Dovete essere portatori di pace e non accettate mai soprusi e ricordare le cose accadute affinché non vengano mai dimenticate e non ritornino mai più”.

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