Serra. Giallo alla Fondazione Chimirri, Zadra propone ricorso al Tar: “Nomine Cda illegittime”

L'Asilo Chimirri di Serra San Bruno

Gli attuali componenti del Consiglio di amministrazione della fondazione “Caterina Chimirri”  (Salvatore Francesco Amato, Raffaella Nicotera, Raffaele Tassone e Teresa Tucci, più Vince Muzzì e Raffaele Callà), al pari dei loro predecessori, non avrebbero potuto essere nominati direttamente dal sindaco, ma sarebbe stato necessario un apposito atto del Consiglio comunale di Serra San Bruno. È il pensiero della presidente della medesima fondazione Ernesta Zadra che ha annunciato di “proporre ricorso al Tar” in conseguenza del mancato “intervento correttivo” del primo cittadino Luigi Tassone, destinatario della missiva inviata, per conoscenza, anche alla presidente del Consiglio Maria Rosaria Franzè ed ai capigruppo di “Liberamente” Alfredo Barillari ed “In alto volare” Jlenia Tucci. Nella lettera, datata 9 agosto, Zadra aveva chiesto a Tassone di “voler provvedere in autotutela alla revoca della determina sindacale n. 22 del 19/07/2017 ed ad attivarsi affinché il Consiglio comunale provveda alla nomina del nuovo Cda” in quanto lo stesso Cda sarebbe da ritenersi “non legittimamente nominato” e quindi “allo stato vacante”. Il punto, per come spiega Zadra, è che “la nomina dei rappresentanti da parte del sindaco trova la sua giustificazione in un rapporto fiduciario basato non soltanto sull’affidamento delle capacità tecniche e professionali del nominato, ma anche nella sua riposta fiducia politica, e quindi, ritenuta idoneità del nominato a garantire nell’esercizio dell’incarico amministrativo presso l’ente di destinazione una gestione coerente con gli indirizzi di politica amministrativa del Comune di cui il designato costituisce espressione: profili questi di  ‘coerenza al mandato politico’ che non riguardano in alcun modo l’operato di un ente quale la fondazione ‘Caterina Chimirri’, che, in quanto soggetto di diritto privato, non si occupa di politica né di attuare scelte politiche ma di formazione scolastica a favore dei bambini del territorio di Serra San Bruno”. Inoltre, secondo Zadra, “il coinvolgimento diretto del Consiglio comunale, nella sua complessiva configurazione di organo collegiale composto da rappresentanti (di maggioranza e di minoranza) eletti dalla cittadinanza serrese, è finalizzato non a soddisfare presupposti di rappresentanza politica all’interno della fondazione, bensì a determinare le condizioni più favorevoli, dato l’ampio coinvolgimento, per individuare quei soggetti che, in virtù di precipue caratteristiche personali, possano assumere responsabilmente e costruttivamente il compito di operare nell’organo direttivo della fondazione”.

Il richiamo alla delibera n. 4/1994 non sarebbe appropriato in quanto non basterebbe “verificare semplicisticamente e meccanicamente che tali soggetti (i componenti del Cda da nominare, ndr) siano elettori del Comune di Serra San Bruno, che possiedano i requisiti per essere elettor consigliere comunale, che godano di ottima stima e che siano di religione cattolica” perché “l’incarico di consigliere di amministrazione della fondazione, al contrario, richiede che chi sia chiamato a ricoprirlo sia in possesso di specifiche competenze ed esperienze in materia di assistenza e formazione scolastica, ma soprattutto di una particolare sensibilità ed attenzione ai problemi ed alle necessità dell’infanzia”.

Come si ricorderà, Tucci e Barillari, con modalità diverse, avevano precedentemente sottolineato l’incongruenza delle modalità di nomina auspicando un ravvedimento. C’erano poi state delle polemiche concernenti l’assunzione a tempo determinato di una maestra (leggi qui).

“Non ho niente contro il sindaco o contro i componenti del Cda – ha precisato Zadra contattata telefonicamente – e non c’è niente di personale. È solo che bisogna avere delle certezze sulla prassi relativa alle procedure di nomina. D’altronde, con l’inizio delle attività dell’asilo ormai alle porte, bisogna evitare nuovi traumi. Anzi – ha concluso – c’è bisogno di serenità e di certezze”.

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